Spinaci

Gli spinaci appartengono alla famiglia delle Amarantacee e ne esiste una sola specie: la Spinacia oleracea. Nonostante questo è possibile trovare in commercio diversi spinaci a seconda delle cultivar (varietà di piante ottenute con miglioramento genetico) di origine fra cui la Savoy, con foglie bollose, la semi-Savoy e la varietà a foglia liscia. Inoltre si distingue fra cultivar autunno-invernali e cultivar primaverili-estive.

Gli spinaci sono originari dell’Asia centrale e occidentale; vennero introdotti in Europa dai Saraceni intorno all’anno 1000. In Italia arrivarono nel medioevo e ci sono prove che le suore benedettine li coltivassero nei loro orti nel ‘500 a Firenze. Più o meno in quel periodo arrivarono anche in America.

Dagli anni cinquanta del ‘900 si iniziò a pubblicizzare gli spinaci come alimento ricco di ferro, ma la credenza era dovuta a un errore di uno scienziato tedesco nello scrivere una virgola, avvenuto probabilmente prima del 1929, anno in cui comparve Braccio di Ferro, il celebre personaggio dei fumetti dalla proverbiale forza, la quale gli sarebbe stata permessa proprio da un consumo intenso di spinaci, e che alla fine si scoprì essere un’enorme operazione di marketing organizzata proprio dai produttori di questo ortaggio. In realtà lo spinacio è sì ricco di ferro ma anche di acido ossalico, che ne impedisce quasi completamente l’assorbimento da parte del corpo.

Gli spinaci crescono in piccoli gruppi di foglie che non superano i 30 cm di altezza; hanno ciclo biennale ma vengono coltivati come se fossero annuali, raccogliendoli nel periodo fra novembre e fine marzo prima che fioriscano per consumarli al meglio, quando le foglie sono fragranti e saporite.

Fra le varietà distinguiamo fra le specie autunnali e invernali: il Gigante d’Inverno, che presenta foglie ampie e carnose, il Riccio di Castelnuovo, con foglie spesse e rotonde, il Merlo Nero, con foglia nera arricciata, e il Virofly, caratterizzato da foglie grosse e di verde scuro; fra le specie adatte ad ogni stagione: il Riccio d’Asti e l’America; primaverile è il Matador; esistono poi varie varietà selvatiche, dette Olaci o Orapi, fra cui il Buonerico e l’Altreplice degli orti.

Gli spinaci contengono sali minerali (fra cui rame, potassio, zinco, calcio e fosforo), vitamine (A, C, B, D, F, PP e K), acido folico, omega3, e ovviamente ferro. In 100 gr di spinaci, che apportano circa 23 calorie, troviamo il 90% di acqua, fibre, proteine, di carboidrati e pochissimi grassi. Contengono inoltre luteina.
Possono essere consumati sia crudi che cucinati, e anche se cotti (a condizione che lo si faccia in poca acqua) o congelati non perdono molti nutrienti né sapore; sono per questo uno degli ortaggi preferiti dell’industria delle conservazioni.

Sagra del raviolo ricotta e spinaci a Pieve Fosciana (LU)

Ad ogni piatto è  consigliato abbinare sempre uno o più ortaggi perché ricchi di vitamina e sali minerali indispensabili per il sistema immunitario. Assicurarsi che siano freschi e di stagione. Da preferire quelli coltivati in modo biologico.

Benefici per il Gruppo 0 e A neutri per B e AB.

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