CHIODI DI GAROFANO

I chiodi di garofano sono i boccioli fiorali, raccolti ed essiccati, della pianta Eugenia caryophyllata o Syzygium aromaticum appartenente alla famiglia delle Myrtaceae e sono chiamati così perchè una volta essiccati presentano una forma molto simile ad un chiodo ed al garofano.
La pianta che li produce è una pianta sempreverde, con foglie lucide, alta anche diversi metri che nelle zone d’origine o in cui trova un habitat ideale cresce spontaneamente, senza bisogno di cure.
È originaria delle Antille, del Magadascar/La Reunion e dell’ Indonesia, da qui diffusasi verso occidente a partire dal XVIII secolo a.c. attraverso le vie carovaniere (antiche arterie commerciali che attraversavano il Sahara, in genere percorse da lunghe carovane di cammelli o dromedari, per mettere in comunicazione i paesi mediterranei e l’Africa occidentale) arrivando in Siria, dove ciò è stato attestato dal ritrovamento di tracce archeologiche di questa specie risalenti a tale periodo.
I chiodi di garofano venivano usati già 2200 anni fa in Cina come principio medicinale, mentre i Romani li usavano già per le proprietà antisettiche. In Europa vennero conosciuti grazie alla via dell’incenso, un’importante via carovaniera che collegava l’estremità della penisola arabica con il mediterraneo, attraverso cui, già nel medioevo, venivano trasportate diverse merci provenienti dall’India e dall’Estremo Oriente (incenso, spezie, essenze ecc..). Vengono citati anche da Dante nella Divina Commedia come bene di assoluto lusso usato dai vani scialacquatori senesi per preparare la brace per arrosti milionari. Dal 1500 iniziarono ad essere importati direttamente dagli europei, in particolare dai portoghesi e dagli olandesi mentre successivamente olandesi e belgi ne ricavarono l’olio essenziale, tutt’ora molto usato in cosmesi.
Hanno un profumo forte, dolce, fiorito, con una po’ di pepato e di caldo e possono ricordare il carcadè; sono considerati fra i migliori antiossidanti che si conoscano (il loro potere antiossidante è 80 volte più elevato di quello della mela).
Il profumo ed il gusto caratteristici dei chiodi di garofano sono dati principalmente da un propenilfenolo, l’eugenolo con poteri antisettici ed anestetici; altro importante costituente è il beta cariofillene, un antinfiammatorio naturale; contengono poi metile salicilato e diversi flavonoidi e tannini.
Inoltre stimolano la circolazione sanguigna e pertanto possono essere impiegati come rimedio per il mal di testa e per la perdita di memoria; sono digestivi e tonificanti. Oltre a queste caratteristiche, i Persiani erano fortemente convinti che essi avessero elevate proprietà afrodisiache.
In cucina vengono impiegati sia per preparazioni dolci che salate così come per il vin brulè, per aromatizzare diversi piatti a base di carne ma anche insalate e verdure. Può essere impiegato anche previa infusione per la preparazione o l’aromatizzazione di tisane e bevande.
Attualmente vengono anche impiegati nella preparazione di colluttori e disinfettanti orali grazie al loro potere anestetico; un semplice colluttorio artigianale può anche essere fatto con dei chiodi di garofano (eventualmente additivati con della malva essiccata) su cui viene versata dell’acqua bollente. Altri usi alternativi possono essere quello per la preparazione di deodoranti (unendo 2 cucchiai di bicarbonato con 4 chiodi di garofano e lasciandoli in un barattolo chiuso per due giorni si ottiene una polvere profumata che può essere usata al posto del borotalco) o di antitarme per armadi o ancora per scacciare mosche e zanzare (inserendoli in arance e limoni freschi) e così via.

Consigliato per tutti i gruppi sanguigni

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