Fruttosio….? Meglio di no

Piero Mozzi non si stanca mai di ripetere quanto sia potenzialmente nocivo il fruttosio,  che lui definisce uno zucchero da evitare, per la forte carica infiammatoria ,  fa questa raccomandazione  soprattutto  a chi soffre di certe patologie, come  quelle  che vengono denominate “autoimmuni”, ma in generale  tutti dovrebbero  porre attenzione  al fruttosio vediamo il perché..

Il fruttosio o levulosio ( attenzione che con questo nome è presente in molte preparazioni farmacologiche)  appartiene alla famiglia degli zuccheri  cosiddetti semplici e lo si trova nella stragrande maggioranza dei frutti zuccherini, nel miele e anche in alcune verdure.

Piramide alimentare

Piramide alimentare

La frutta, si sa, piace di più della verdura,  però la sua “stagionalità” in qualche modo compensava  il disequilibrio che procura, se utilizzata  quotidianamente. Il guaio è cominciato quando la globalizzazione  ha reso tutto alla portata di mano , indipendentemente dalla stagione e dalla latitudine in cui viviamo,  poi tutto è stato di conseguenza…. per esempio alcuni anni fa ,  sono state messe in circolazione le famose piramidi alimentari (   un modo di rappresentare  sinteticamente e con forte  impatto visivo , una scala tridimensionale dove ad ogni gradino venivano mostrati degli alimenti che costituivano una qualità e quantità suggerita), le piramidi  in funzione delle rispettive “scuole di pensiero”  si sono  comunque riempite di frutta e verdura e siccome  la dieta mediterranea l’ha fatta da padrone per quasi vent’anni, se non trenta,  in tutte le piramidi c’era un gradino più o meno “basilare” dedicato al regno vegetale,  con l’indicazione  “ 5/6 porzioni al giorno……

Ora,  voi tutti sapete come  si comporta l’uomo, cerca  sempre di  piegare in suo favore tutto quello che può, per cui a parte qualche virtuoso/ ligio/ informato/ non amante del dolce, spesso e volentieri la frazione più grande del gradino è toccata  alla frutta, bella fragrante e colorata, da mangiarsi così come sta, semplice e naturale, trasportabile facilmente, una merenda ideale per i bambini ma anche per i grandi, per anni ci hanno anche detto  quanto fosse ideale per gli sportivi…….

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Evento di Collegno (To) a cui hanno partecipato circa 1200 persone

L’esito di tutto ciò non è entusiasmante,  c’è in giro gente che paga grosse conseguenze per aver  privilegiato questa delizia della natura ; a Collegno, in un Convegno Mozziano, una  Signora di gr O intorno di sessant’anni , raccontò di essere diventata  prima vegetariana e poi  “fruttariana” , una roba di moda, nel tentativo di migliorare uno stato di salute  non soddisfacente e di  essersi ritrovata dopo qualche tempo, con una malattia della pelle deturpante diagnosticata come “autoimmune” oltre che con una  alterata funzionalità gastrointestinale, in pratica  è passata dalla padella alla brace solo che , per uscir fuori da questa situazione, ha scoperto  che avrebbe avuto  bisogno di uno “svezzamento” proprio così, ovvero la reintroduzione a piccole dose perché il suo corpo ormai rifiutava tutto, degli  alimenti adatti al suo gruppo  , mangiatore di proteine animali, quindi carne, pesce,  uova e le verdure giuste , ma verdure, non frutta perché  è proprio il fruttosio che in lei ha scatenato quel putiferio…..

vino-uva

Il vino contiene alcol etilico dalla fermentazione del fruttosio. L’eccesso potrebbe causare patologie al fegato.

Se quindi tutti noi, nel tempo recente ,  siamo stati “canonizzati” circa la bontà di frutta e verdura  ( e anche le verdure  , anzi quelle che piacciono particolarmente  di fruttosio ne contengono un bel po’, vedi i pomodori, i meloni,  le barbabietole, ecc)  siamo caduti spesso nell’equivoco di non valutare che  queste raccomandazioni  senza pesi e senza misure  ci portassero a dei benefici  comunque, invece il beneficio non è incondizionato rispetto alla loro qualità e quantità, esistono infatti degli effetti collaterali legati al consumo del fruttosio,  uno per tutti , il più evidente, è quello registrato in relazione all’obesità, una scoperta amara, fatta ad esempio  nella popolazione infantile americana, quando si è deciso di incentivare al massimo il consumo incondizionato di frutta  per compensare i danni, altrettanto gravi , di junk food (leggi merendine e schifezze industriali)

Per molto tempo  l’attenzione “salutista” è stata puntata  in prevalenza sul glucosio, considerato l’unico monosaccaride  capace di un effetto diretto sull’innalzamento glicemico. Oggi  sempre più studi dimostrano che lo zucchero più pericoloso  tra i due (una gara per eccesso, si intende) è  il fruttosio ,  del quale è anche stato possibile definire l’ apporto massimo giornaliero consigliato.

Dr. Richard

Dr. Richard Johnson.

Richard Johnson, professore di Medicina presso l’Università del Colorado, dove dirige la divisione di nefrologia  e si occupa di trapianti , inoltre che di ricerca sull’ipertensione,  ha scritto un libro che mette in guardia sui pericoli del fruttosio ”  The Switch Fat ”, che tradotto suona  come “l’interruttore del grasso” .

Nel suo lungo  lavoro di ricerca,  Johnson  ha  studiato gli effetti  che il fruttosio produce sul sistema metabolico di  animali e colture cellulari, ha portato avanti  diversi  studi clinici ed ha dimostrato come  il fruttosio esponga   all’obesitàalla pressione alta, a malattie renali, al fegato grasso e altri problemi di salute ; in sostanza a tutte quelle malattie chiamate “metaboliche” che aprono la strada ad ulteriori e più gravi patologie, una catena dannata….Per esempio ha riscontrato una connessione diretta tra fruttosio e acido urico , implicato da sempre nelle  malattie renali,  ipertensione e obesità,  in sostanza, l’acido urico è  un sottoprodotto del metabolismo del fruttosio.

Richard Johnson  ha evidenziato  che il  90% degli adolescenti obesi con  diagnosi di ipertensione , aveva elevati livelli di acido urico, abbassando i livelli di acido urico, è stato possibile  normalizzare la pressione del sangue nell’ 87%dei casi.

Prima di questa scoperta  i responsabili dell’aumento di acido urico sono sempre stati indicati  nella carne e negli  alimenti ricchi di purine  ma è invece stato dimostrato che uno dei più potenti modi per aumentare l’acido urico sia il consumo di notevoli   quantità di fruttosio!

Pur essendo un monosaccaride ,  il fruttosio è metabolizzato nel corpo attraverso percorsi molto specifici che differiscono da quelli del glucosio, il fruttosio è in grado di  generare acido urico dopo pochi  minuti dall’ingestione, vediamo in che modo..

La gotta

Alterati livelli di acido urico sono stati normalmente associati alla gotta

L’acido urico è un normale prodotto di scarto che si trova  nel sangue ;  alterati  livelli di acido urico sono stati normalmente associati alla gotta, pensando che  l’acido urico fosse  un effetto e non la causa stessa di queste patologie,  la ricerca del Dr. Johnson indica invece che l’acido urico  potrebbe avere un ruolo primario nell’insorgenza  di queste condizioni, in particolare  quando i suoi  livelli nel  corpo raggiungono i valori di  5,5 mg per dl,  da questo livello in poi, sostanzialmente ,  l’acido urico è direttamente associato ad un aumentato rischio di sviluppare l’ipertensione,  diabete, obesità e malattie renali.

Le funzioni  dell’acido urico sono  curiosamente, sia anti che pro -ossidanti, una delle tipiche dimostrazioni di quanto la Natura sappia essere  capace di  “perfezione” all’interno dei suoi meccanismi, in sostanza,  una sua elevata riduzione fa perdere i benefici  antiossidanti mentre livelli elevati  vanificano  all’interno delle cellule il suo ruolo di pro-ossidante, per non alterare il range ottimale, dobbiamo alimentarci in modo corretto,  con misura e buon senso….

IL Dr. Johnson ritiene che la gamma ideale per l’acido urico sia tra  3-5, e 5  mg per dl, sopra  questo intervallo il rischio è quello di  sviluppare tutti i problemi elencati  in precedenza.

Un esperimento ha rilevato che due animali, alimentati rispettivamente  solo con  fruttosio e  solo con glucosio, a parità di  quota calorica, si vedrà sviluppare  solo  nell’animale nutrito con fruttosio  l’obesità, , l’insulino-resistenza , fegato grasso, e alti livelli di trigliceridi, segni di infiammazione, malattia vascolare, e ipertensione.”

Fegato grasso

Aumentano il numero di malattie legate al fegato grasso.

Questa cosa è stata confermata anche  sugli esseri umani,  nel corso degli ultimi 20 anni, è  drammaticamente aumentato il numero  di malattie legate  del fegato grasso in ogni parte del mondo,  gli studi effettuati dal dottor Johnson e un gruppo di ricercatori della Duke University  ha mostrato che le persone che sviluppano fegato grasso bevono molto di più bevande analcoliche, e ingeriscono molto più fruttosio rispetto alla media nella comunità.Il  Dr. Robert Lustig, Professore di Pediatria presso la Divisione di Endocrinologia presso l’Università della California a San Francisco, fa aprire gli occhi, nelle sue affollate lezioni universitarie sui pericoli del  fruttosio e altri zuccheri , proprio per le ricadute pericolose sulla salute dei bambini e adolescenti.

Secondo le ricerche del Dr. Johnson più del 25% degli americani consumano più di 134 grammi di fruttosio, il che conferma le statistiche che parlano di una persona su quattro (25%) sofferente  di diabete di tipo II, da ricordare che la  fonti principali consumate quotidianamente  è  sciroppo di fruttosio,  utilizzato nell’industria alimentare e/o  comune zucchero da tavola.

Acqua e soda contengono il fruttosio

Molte bevande e sciroppi contengono il fruttosio

Ritornando al discorso precedente sulla “misura” ottimale, in assenza di patologie specifichesi deve  mantenere il consumo di fruttosio totale inferiore a 25 grammi al giorno, teniamo conto però che è prudente ridurre questo dato a  15 grammi  da frutta fresca,  poiché facilmente  si consuma fruttosio da fonti “nascoste” , basta bere acqua e soda, o piluccare qualche  alimento  trasformato, ricordiamoci poi che  con la frutta, si tende sempre ad eccedere, per via del suo buon sapore…..

Il fruttosio quando viene assunto assieme al glucosio, vede accelerato il suo assorbimento, quindi, quando si mescolano glucosio e fruttosio assieme, si assorbe molto più fruttosio che se si consumasse fruttosio da solo.

Dobbiamo prestare attenzione anche allo sciroppo di Agave, che viene consigliato spesso come valida alternativa al comune zucchero (saccarosio), il  Dott. Ingrid Kohlstadt, della America College of Nutrition e  docente associato presso la Johns Hopkins School of Public Health, spiega che  questa “linfa”,  viene completamente processata chimicamente dalla pianta di agave,  arrivando a contenere  l’80% di fruttosio al suo interno, niente a che vedere con la pianta di Agave originale.

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Dr.ssa Ingrid

Ciliegina sulla torta: mangiare zucchero innesca la produzione di oppioidi naturali nel  cervello – un fattore chiave di  dipendenza,  non diversa  dalla dipendenza da morfina o eroina, più si mangia zucchero, più se ne sente il bisogno, e questo  è alla base del ciclo vizioso del  consumo eccessivo di zucchero al giorno d’ oggi.

A cura di Rita Cavalca

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