Il mio regalo di Natale per tutti voi Mozziani…perche’ possiate condividere con i vostri cari un dolce morso di tradizione. Mi raccomando…data la presenza abbastanza elevata di zucchero questo deve rimanere un dolce da consumare uno a tantum, se non avete patologie gravi chiaramente…cosi’ non avrete scusanti per cedere alla tentazione di affondare i denti su quelli artigianali classici..fatti con le farine e abbinamenti sconsigliati. Spero che il Dottore Piero non me ne voglia insomma…il mio non e’ un istigare allo sgarro, anzi…vuole essere l’esatto contrario. La preparazione e’ lunga anche se non complessa, si fanno due bighe iniziali, una piu’ grassa con pochissimo lievito e a lievitazione lenta, l’altra con  piu’ lievito invece e a lievitazione veloce. Mi chiederete…e’ indispensabile?….Si’, se volete avere il vero aroma del Pandoro..altrimenti dovrete accontentarvi di una normale ciambella. Anche la presenza di farina di semi di carrube e’ fondamentale..serve a fare da legante all’interno dell’impasto. Auguro a tutti voi un Buon Natale…❤️