Testimonianze Mieloma Multiplo e insufficienza renale cronica
Il mio nome è Cristiano, ho 49 anni e sono del gruppo B. Non mi sono mai chiesto che tipo di alimentazione seguissi perchè davo per scontato che, quella in famiglia, fosse corretta e pressoché normale; la cosiddetta dieta mediterranea, composta per lo più da cereali, latticini, verdura e frutta. Pesce e carne piuttosto saltuariamente. Mia madre ai fornelli è tuttora super per cui i suoi piatti, ben conditi e gustosi, hanno accompagnato buona parte della mia vita.
Crescendo mi sono dato sempre di più ai carboidrati, arrivando a mangiare pasta anche due volte al giorno. Non sono mai stato goloso di dolci, talvolta capitava di assaggiarne qualcuno, ma la pastasciutta non poteva mai mancare a tavola, di quello ne ero certo.
Anche la mozzarella e i pomodori (specialmente quando vivevo da solo) accompagnavano buona parte dei miei pasti. A livello intestinale mi sentivo bene ma la mia schiena aveva cominciato a soffrire in tenera età. A 13 anni l’ernia al disco mi faceva già compagnia, nel 2008, a 41 anni, avevo all’attivo due operazioni. Interventi che implicavano recuperi lunghissimi e che tamponavano ma senza risolvere il mio dolore a volte invalidante. Per il resto sembravo una roccia, mai un’influenza, mai un raffreddore, niente di niente; purtroppo però qualcosa di molto subdolo lavorava silenziosamente dentro di me.
Ed è stato appunto nel novembre 2013 il momento in cui la situazione è precipitata vertiginosamente, in un frangente bellissimo della mia vita, a 2 mesi dalla nascita di mia figlia.
Un martedì sera a cena mi sono sentito male, come se si trattasse di una forte indigestione. Visti i precedenti familiari, ed in particolare di un padre cardiopatico, sono finito al pronto soccorso dove, sin dai primi esami, mi è stata riscontrata, con grande stupore generale, un’insufficienza renale cronica che, seppur alle battute iniziali, evidenziava già valori della creatinina alti (1,78) e a malapena accettabili. La pressione alle stelle, l’anemia e le proteine nelle urine avevano aperto le danze ad un calvario di esami ed accertamenti senza fine.
Il mio caso si mostrò da subito molto raro e complesso. I nefrologi non capivano cosa stesse succedendo ai miei reni e la creatinina peggiorava di mese in mese in maniera incontrollabile. La clearence cretinina era, per ovvie ragioni, in caduta libera e di conseguenza, in meno di 4 mesi, nonostante le pastiglie e la quantità indefinita di medicinali che mi somministravano, mi sono ritrovato con i reni funzionanti al 30%. In tutto questo marasma ci fosse stato un solo medico che mi abbia detto: fai una dieta o presta attenzione a ciò che mangi. Nulla, come se il cibo non esistesse o non potesse in alcun modo influenzare la mia patologia.
La pressione era costantemente fuori dai ranghi, la stanchezza sempre maggiore; mi alzavo la mattina già distrutto, faticavo a compiere anche il più banale dei gesti, tipo quello di pulire i vetri della doccia. Avevo forti emicranie, capogiri, a volte inappetenza. Avvertivo che qualcosa non andava, ed il tutto fu confermato dai risultati degli esami: asterischi dappertutto, valori impazziti.
Ad aprile del 2014 la confusione regnava sovrana tra tutti i medici che cercavano di capire cosa mi stesse accadendo tanto che, alla fine, si rese necessaria una biopsia renale. I risultati di questa indussero il primario di nefrologia (insospettito dai valori del sangue) ad eseguire un altro esame, molto invasivo, il prelievo del midollo, che sentenziò la diagnosi più dura da accettare: quella di MIELOMA MULTIPLO.
A giugno dello stesso anno arrivò la conferma definitiva della patologia, per cui, tirando le somme, mi ritrovavo a 47 anni con un tumore inguaribile ma curabile ed una patologia cronica degenerativa, dirigendomi a passo rapido verso la dialisi e verso un autotrapianto di cellule staminali.
Nell’estate del 2014 seguii il protocollo chemioterapico ad hoc per curare il mieloma, il cosiddetto VTD, una combinazione esplosiva di tre medicinali (Velcade, Talidomide eDesametasone). A livello tumorale la cura “sembrò” funzionare (per modo di dire ovviamente) perché mi comportò, oltre che danni renali irreversibili, anche una violenta polmonite atipica da cui ne uscì vivo quasi per miracolo. A novembre fui ricoverato per la raccolta delle mie stesse cellule staminali e di nuovo la creatinina peggiorò fino a raggiungere il valore di 5,79mg/dl. In meno di un anno ero ufficialmente entrato nel 5°stadio dell’IRC, ovvero l’ultimo. A dicembre 2014 venni chiamato per il colloquio pre dialisi.
Fu in quel momento che mia moglie Arianna, testarda e caparbia, esausta di questa situazione che mi aveva ridotto uno straccio, contattò il Dottor Mozzi per fissare privatamente con lui un appuntamento urgentissimo. Lo conosceva perché anni prima aveva lavorato per la rete televisiva di Cremona dove, lo stesso Mozzi, era ospite delle trasmissioni. Non avevamo mai preso in considerazione l’idea di seguire il suo regime alimentare ma giunti a quel punto non restava più nulla da fare se non quello di un ultimo disperato tentativo. Lo spettro della dialisi alla mia età era per tutti inaccettabile, soprattutto per noi che avevamo una bambina di 11 mesi da crescere. Quando lo chiamò e fece presente la gravità della questione, fummo ricevuti dal Dottore proprio il 22 di Dicembre, a tre giorni dalla sua richiesta di colloquio.
Fu il più bel regalo di Natale che la nostra famiglia potesse ricevere; non dimenticheremo mai le parole di Mozzi ed i suoi occhi, le sue rassicurazioni. Guardò tutta la mia cartella clinica, mi scrisse la dieta, mi chiese cosa mi piacesse, diede ricette a mia moglie e ci dispensò anche qualche consiglio per la bimba che aveva all’epoca, quasi un anno.
Mi spiegò che tutto quello che mi era capitato era stato causato dal glutine e dai pomodori. Questa combinazione progressiva e reiterante negli anni mi era stata fatale ma che nulla era perduto. “Se farai come ti dico il mieloma non tornerà mai più, ed i tuoi reni, adesso tanto ammalati, rinvigoriranno e tu potrai vivere la tua vita normalmente senza ricorrere alla dialisi”. “Abbi fiducia” mi disse “dovrai fare tanti sacrifici ma sarai ripagato e tua moglie ti aiuterà. Mangerai tanto pesce, tanti legumi, carne rossa e bianca consentita, uova, poca frutta, moltissima verdura, torta di mandorle, un paio di caffè al giorno senza zucchero”. E da quel giorno così è stato e sempre sarà. A tre mesi dall’inizio della dieta i primi risultati erano già visibili. I valori cominciavano ad allinearsi e le mie condizioni fisiche erano in nettissima ripresa.
Ad oggi, dopo due anni, non saprei più immaginare un’alimentazione diversa da questa, un pasto senza cicoria, senza fagioli di spagna, senza zucchine, senza pesce o carne. Quando vedo un piatto di pasta sul tavolo di qualche altro cliente al ristorante mi viene ancora l’acquolina in bocca ma cerco di soddisfarmi con cibi che mi sono concessi.
Molto raramente mi concedo un piccolo sgarro ma dal giorno successivo torno sulla retta via e proseguo il mio cammino sereno. Ad oggi mi sento guarito, gli esami del sangue evidenziano la scomparsa della malattia tumorale e una lieve regressione dell’insufficienza renale. Non sono più anemico, calcio, potassio e acidi urici sono nei parametri, clearence cretinina in leggera risalita. Ho abbandonato già da più di un anno tutte le pastiglie. Non prendo alcun medicinale, sono un uomo libero. Diciamo che se non sapessi di avere questa patologia non me ne accorgerei; non ho più sintomi ed ho perfino ripreso a sciare dopo 15 anni! Perché nel tutto anche la mia schiena è rinata! Quanti benefici grazie al Dottor Mozzi, non smetteremo mai di ringraziarlo per averci salvato la vita. La nostra bimba ha quasi 3 anni e come sua mamma è un bel gruppo 0. Cosa le piace? Carne rossa ovviamente, si fa di quelle scorpacciate
Grazie Dottore, di tutto….
Cristiano – Crema
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Mi scendono ke kacrime ho il mio perchè
Grazie Annamaria
Che bello!!!! Quando leggo ste cose mi sento il cuore gonfio di felicità per chi sta bene con la dieta dell Dottor Mozzi. Sono contenta per lei Cristiano..e che Dio benedica il Dott Mozzi.
Grazie Francesca
Quello che leggo mi riempie il cuore di felicità e speranza!
Anche io ho un problema molto molto serio e poterne parlare con il dottor Mozzi sarebbe il regalo più grande per questo Natale! Ora ho preso il suo libro e inizierò da li sperando di farcela da sola! Grazie per la tua bellissima testimonianza
Provaci Luana, se seguirai la dieta per bene otterrai di sicuro dei benefici. Magari contatta il dottore direttamente per una visita privata, in bocca al lupo
Buon giorno Cristiano sono molto felice per la salute ritrovata con la dieta Mozzi. Io ho un fratello con i problemi simili ai suoi, ma molto scettico, non vuole staccarsi dalla dieta prescrittagli del suo nefrologo. Lui ha iniziato il suo calvario con un tumore ad un rene che gli è stato asportato, successivamente ha iniziato con dolori articolari e la prima frattura all’anca, con inserimento di una protesi, da lì altra frattura all’altra anca all’altezza del bacino, nel frattempo, i medici, si sono accorti che c’era qualcosa che non andava e han seguito più o meno lo stesso iter che ha dovuto subire lei.
Il mieloma è stato bloccato con le chemio, che gli hanno provocato varie conseguenze, insufficienza renale persiste, e non può subire altri interventi, x cui è condannato alla sedia a rotelle. Ha 65 anni e da circa 7 anni è iniziato il suo calvario. Mi piacerebbe che potesse mettersi in contatto con qualcuno come lei colpito dal suo stesso male, ma è molto scettico ed è convinto che non potrà stare meglio di così! Grazie è un in bocca al lupo!
Ciao Concetta, se può servire ad incoraggiare tuo fratello fagli leggere la nostra testimonianza. A volte condividere un’esperienza così forte può dar vita a nuovi spunti. Chissà che anche lui provi ad avvicinarsi al dott Mozzi e alla sua alimentazione. Ti faccio un grande in bocca al lupo, un abbraccio
Ciao Cristiano, noi ci conosciamo, frequentavano gli stessi amici a Corsico alla s.Giustino. ricordo i tuoi genitori, per questo sono molto dispiaciuta per quanto ti è successo ma contentissima che adesso tu stia meglio e ti possa godere la tua bella famiglia. Ero un po scettica sul dr.mozzi ma forse adesso con la tua testimonianza … mi dai modo di ricredersi. Grazie e tanta buona vita per te…
Ciao Patrizia,
Quanto tempo, grazie del pensiero. La dieta, ben fatta naturalmente, può servire a scopo preventivo. Un abbraccio
Bravo Cristiano!! Sei un esempio per tutti
Grazie
Grazie Cristiano della condivisione, mi hai commossa.
Buona salute a noi tutti
buongiorno Cristiano,
sono molto interessato alla tua storia, perché di recente anche a mia moglie è stato diagnosticato un mieloma. potresti contattarmi, vorrei poterti chiedere qualcosa in più. la mia mail vittorio.gatti@fastwebnet.it
Grazie in anticipo
Ciao Cristiano non ti conosco ma leggendo la tua storia sono felicissimo che tu abbia ripreso in mano la tua vita.. GODITELA CON LA TUA FAMIGLIA! un abbraccio 🙂
Buon pomeriggio Cristiano. Io sono brasiliano, ho 64 anni e ho anche mieloma multiplo. Ho scoperto per caso, senza insufficienza renale, solo dolore osseo. Ho fatto 6 cicli di quimioterapie e sto completando 70 giorni di trapianto autologo.
Voglio farle qualche domanda, per esempio:
In quanto tempo seguendo la dieta Dr Mossi avete visto i risultati?
A quanto mi risulta, nel nostro caso, dovremmo evitare in particolare il glutine, zucchero e mangiare più verdure e ortaggi. Ancora oggi si segue questa dieta?
Grazie.
Buon giorno
Sarei interessato a contattarti Cristiano, per avere risposte sulla tua esperienza diretta.
Saluti
ciao cristiano sono giuseppe anche io ho melioma multiplo ancheio stessi dolori stanchezza volevo provare dieta mozzi mi puoi consigliare come contattare mozzi ci provo da tempo non riesco anche io gruppo b ho 55 anni mi puoi scrivere qualche alimentazione non frattempo che contatto mozzi ciao grazie