Quando si parla di “dieta del gruppo sanguigno”, la parola chiave che bisogna tenere a mente è consapevolezza. Questa dieta nasce ispirandosi all’alimentazione dei nostri antenati, per ricercare un modello di vita più naturale a misura d’uomo. Lo scopo è aiutare le persone ad andare oltre la semplice cura delle malattie, arrivando a comprenderne le cause e a migliorare la propria vita consapevolmente, tramite un’alimentazione corretta.
La dieta e il sistema immunitario
Come tutte le grandi intuizioni, l’emodieta si basa quindi su un concetto molto semplice: le abitudini alimentari sono il fattore che influisce maggiormente sul sistema immunitario. Per stare bene è necessario individuare e modificare quelle che risultano dannose per il nostro organismo, ascoltandone i segnali con attenzione.
Più che una dieta è un vero e proprio percorso per arrivare ad alimentarsi correttamente, dal quale tutti possono trarre beneficio: non solo le persone che hanno bisogno di migliorare la propria salute (da mal di testa e bruciore di stomaco, fino a patologie più gravi), ma anche tutti coloro che vogliono dimagrire, gli atleti che desiderano migliorare le proprie prestazioni o, in generale, chi vuole prevenire e mantenere intatto il proprio benessere.
Come conoscere il proprio gruppo sanguigno
Il primo passo per iniziare a praticare la dieta è, naturalmente, conoscere il proprio gruppo sanguigno. Una volta appurato, è necessario capire quali cibi siano più o meno compatibili con il nostro sistema immunitario; queste informazioni si possono trovare in diversi libri e manuali che trattano l’argomento: i più conosciuti sono “La dieta del dottor Mozzi. Gruppi sanguigni e combinazioni alimentari” del dottor Piero Mozzi e “L’alimentazione su misura” del dottor Peter D’Adamo, le cui recensioni sono disponibili, insieme a molte altre, nella sezione “Libri” di questo sito. Questi libri contengono inoltre preziose indicazioni sul modo migliore di cucinare e combinare gli alimenti tra loro, frutto delle ricerche e dell’esperienza dei dottori D’Adamo e Mozzi.
Un’ulteriore fonte di informazioni è il programma televisivo “Box salute” su Telecolor, dove il dottor Mozzi interviene in qualità di esperto. Alcuni video della trasmissione sono presenti nella sezione video del sito.
Una dieta specifica per ogni individuo
Visti i risultati positivi ottenuti, il dottor D’Adamo sta continuando le ricerche negli Stati Uniti. Negli ultimi anni ha perfezionato la dieta del genotipo, un piano alimentare basato su diversi fattori genetici, tra cui il gruppo sanguigno.Oltre a coloro che hanno aperto la strada, altri medici stanno poco a poco riconoscendo la validità della dieta: ne è un esempio la giovane e dinamica dottoressa milanese Silvia La Chiusa, Psicoterapeuta e Bionutrizionista , che da tempo la propone ai suoi pazienti con ottimi risultati.
Quando ci si approccia a questa dieta è buona norma tenere a mente che ogni essere umano è diverso dagli altri, ha uno specifico DNA e, pertanto, esigenze uniche. I libri e i video costituiscono una guida molto utile, ma per ottenere il meglio da questa dieta bisogna sperimentarla di persona in modo da capire quali siano i nostri personali bisogni. La particolarità di questa alimentazione sta proprio qui: non è predefinita e universale, ma adattabile al singolo individuo.Solo noi possiamo capire, ascoltando le reazioni del nostro corpo, se un cibo particolare ci fa bene o male e solo noi possiamo usare questa consapevolezza come chiave per un’alimentazione corretta e una vita migliore.
L’importanza delle diete alimentari sta attirando l’attenzione di alcuni ricercatori in varie parti del mondo. Si sta studiando la prevenzione delle malattie, con una particolare attenzione all’alimentazione, per far fronte ad una situazione che col tempo potrebbe rivelarsi insostenibile. In particolare nel mondo occidentale.
Negli ultimi decenni, infatti, la nostra società sta attraversando un cambiamento demografico: la durata media della vita è aumentata, ma questa condizione non va di pari passo con un buono stato di salute. Sempre più persone, non solo anziane, soffrono di malattie croniche, con conseguente aumento dei costi per la sanità pubblica.
Per chi è interessato ad approfondire visitate la sezione “testimonianze” di questo sito
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