Allergie da polline. Cosa ne pensa il dottor Mozzi ?
La primavera è arrivata con il suo carico di sole, belle giornate, voglia di stare all’aperto, magari in un parco cittadino o ancor meglio in campagna nei prati , ma per chi soffre di allergie stagionali tutta questa meraviglia può tramutarsi in un incubo……la Natura non fa sconti, fino all’autunno inoltrato le piante producono e disperdono i loro pollini, il sistema immunitario di alcune persone reagisce a specifiche proteine che i pollini contengono come se fossero una minaccia , scattano quindi le contromisure , che scatenano una reazione: naso che cola, occhi arrossati e lacrimosi, starnuti a ripetizioni, tosse, in certi casi addirittura febbre, la cosiddetta “febbre da fieno” e poi dermatiti, pruriti, pomfi, insomma una gamma di sintomi da più leggeri ad importanti a seconda del numero di pollini a cui si è allergici e al tipo di risposta immunitaria.
Le graminacee sono le maggiori indiziate della strage di “pollinosi” nel mondo, contano infatti più di 8000 specie diverse di piante spontanee , diffuse a latitudini diverse , su territori costieri, pianeggianti montagnosi, fino ad una certa altitudine, poi c’è tutto il discorso delle coltivazioni, cerealicole, che occupano estensioni anche molto importanti e che sono , in termini di contaminazione da polline, un serbatoio incredibilmente grande.
Sembra che le allergie abbiano una forte componente genetica, in sostanza da genitori predisposti alle allergie è facile che nascano figli altrettanto suscettibili, ma non è detto con certezza quando e se colpiranno i primi sintomi. Uno studio ha seguito per 23 anni un gruppo di universitari, che , sebbene da matricole non avessero ancora nessun sintomo, risultavano già positivi ai test allergologici.
Alla fine dello studio fu chiaro che i soggetti che risultavano predisposti, benché asintomatici, erano anche quelli a maggior rischio di sviluppare condizioni allergiche in seguito, e il rischio aumentava nel tempo.
Allo stesso tempo non è detto che i sintomi allergici che si manifestano nei bambini rimangano gli stessi per tutta la vita: in alcune persone una certa allergia sembra scomparire col tempo, almeno dal punto di vista sintomatico, ma non è chiaro come si sviluppi questa tolleranza. Il meccanismo che scatena le allergie è come noto, una anomala sollecitazione del sistema immunitario, che scambia l’allergene per un nemico da combattere, di qui la sintomatologia nota e fastidiosa , che spesso rovina, in che ne soffre, quel periodo dell’anno in cui la natura si risveglia e ci regala un tripudio di colori e profumi ineguagliabili..
La Medicina ufficiale risponde con soppressori del sintomo ( leggi cortisonici) che tuttavia hanno controindicazioni ed effetti collaterali, o con vaccini, anche questi però non sono indicati per tutti e comunque non risolvono il problema, che spesso si ripresenta puntuale, l’anno successivo.
E’ stato osservato, che esiste una relazione tra allergeni e pollini e alimenti, chiamata “reazione crociate”, ovvero alcuni soggetti allergici ai pollini, ma anche agli acari o al Latex, durante la stagione di pollinazione possono avere delle improvvise reazioni avverse all’ingestione di alcuni alimenti. Ciò accade perchè alcuni pollini, gli acari o il latex contengono proteine, gli antigeni che sono presenti anche negli alimenti.
Questa reazione, chiamata ” Sindrome Orale Allergica”, si manifesta con comparsa di prurito, edema delle labbra e del cavo orale. La SOA è molto frequente nei pollinosici italiani (1 su 5), e se il quadro clinico solitamente non è grave e tende a risolversi spontaneamente, talvolta induce edema della glottide e quindi gravi difficoltà respiratorie.
Questo specchietto indica le reazioni crociate più diffuse:
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INALANTI
ALIMENTI
Betulacee
mela, pera, nespola, albicocca, ciliegia, pesca, prugna, mandorla, lampone, fragola, kiwi, banana, finocchio,sedano, prezzemolo, carota, patata, noce, nocciola, arancia, grano, sedano
Composite
cucurbitacee (melone, anguria, zucca), camomilla, cicoria, tarassaco, girasole, margarina, miele, anice, prezzemolo, sedano, finocchio, cumino, coriandolo, castagna, carota, banana,mela.
Cupressacee
ginepro
Graminacee
frumento, melone, anguria, pesca, albicocca, mela, ciliegia, prugna, mandorla, solanacee (pomodoro, patata, melanzana), agrumi, kiwi, arachide.
Oleacee
olivo,
Parietaria
gelso, ortica, basilico, piselli, melone, ciliegia.
Acari
lumache, molluschi, gamberi.
Latice
albicocca, pesca, mandorla, pera, mela, arancia, castagna, fico, melone, pomodoro, uva,patata, mango, papaya, ananas, avocado, kiwi, banana, passiflora.
Vediamo adesso cosa dice Mozzi sul problema delle allergie, problema che in linea con la sua Teoria, riguarda l’alimentazione, ovvero la scrupolosa attenzione a come ci si alimenta, anche lui afferma che se siamo allergici ad una graminacea, dovremo stare alla larga da prodotti che provengono da queste piante , che come abbiamo visto sono numerose, in particolare il frumento, perciò niente pane , pasta, focacce, pizze, dolci e biscotti fatti con questa farina, ricordiamoci che graminacee sono anche l’avena, il farro, il kamut, il mais, il miglio, l’orzo, il riso, la segale ed il sorgo.
A proposito del mais, teniamo conto del suo amido, utilizzato come addensante in molti prodotti alimentari, oltre che in moltissimi farmaci, incluse le gomme da masticare e le caramelle, ma anche insaccati, wurstel, minestre, creme, salse, yogurt, succhi di frutta, zucchero a velo, ecc.
In antitesi con la vecchia storia del miele che fa bene in tutti i casi poi, alla larga dal miele millefiori, che può contenere tracce di graminacea….così come una graminacea è lo zucchero di canna, ricordiamoci.
Come mostra lo specchietto , anche le parietarie sono responsabili di allergia diffusa ed essendone l’ortica un esponente , se mai dovesse venirci la voglia di una bella frittata con le ortiche, mangiamo si uova ma abbiniamole ad una pianta alternativa……
Mozzi indica anche il latte e i latticini come alimenti da abolire, anche per i soggetti di gr B e AB che sono gli unici, i primi maggiormente, i secondi in minor misura , a tollerare il latte e i suoi derivati.
Attenzione agli olii, quello di oliva ad esempio, se siamo allergici alle oleacee, ci può dare noia, preferibile quindi sostituire con olio di vinacciolo. Come rimedio naturale, per aumentare le difese immunitarie, consiglia spesso i germoderivati di rosa canina e ribes nero.
Anche se può sembrare incredibile che basti cambiare alimentazione per allontanare il fastidio delle allergie, esistono innumerevoli testimonianze , anche su questo blog , di persone guarite completamente , e non solo per la stagione corrente, seguendo semplicemente le indicazioni dell’alimentazione specifica per il gruppo sanguigno di appartenenza, un’altra prova evidente , che, assecondando il proprio sistema immunitario, la salute non può che giovarsene.
A cura di Rita Cavalca
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Il video del dottor Mozzi sulle allergie
Grande Dottor Mozzi ❤️
Grazie a lui mia sorella non è finita sulla sedia a rotelle.
Grazie a lui io sono riuscita all’età di 67 a tornare più giovane e pimpante che a 20 anni e a fare cose per me strabilianti in altissima montagna. Quando sgarro sto molto male.
Né la chirurgia né la medicina ha mai risolto i miei problemi, anzi li hanno decisamente peggiorati.
Grazie dottore Mozzi, abbiamo tanto da imparare da Lei, in primis i medici.