Lombo-sciatalgia. Testimonianza Antonietta
Mi chiamo Antonietta (gruppo B), ho 55 anni e vivo in provincia di Napoli. Da quasi vent’anni soffro di lombo-sciatalgia, soprattutto al lato sinistro.
Ho accusato inizialmente un formicolio all’altezza del rene sinistro (dalle analisi, però, tutto ok). Poi, pian piano, questo fastidio si è diramato alla gamba sinistra, causando dolori forti, soprattutto la notte, impedendomi il riposo; dovevo fasciarmi la gamba per prendere calore, e solo così riuscivo a dormire! Poi, con la termocoperta è andata un po’ meglio.
Non credo sia il caso di elencare tutti i centri fisioterapici, i dottori ortopedici fisiatri chiropratici osteopati, i metodi Mezieres, le terapie in piscine con acqua calda, e ancora neurologo neurochirurgo agopuntura laser pranoterapia reumatologo… infine (non ridete), anche un guaritore tipo santone, proprio per escludere tutto: quando stai male non sai più cosa fare!
Al mattino mi sentivo come se il solaio mi fosse caduto addosso, poi lentamente riprendevo le forze, ma una volta in piedi, l’unico pensiero era quello di rimettermi di nuovo a letto, perché passate 3/4 ore le forze diminuivano! Cercavo di non prendere troppi farmaci, e nessuno mai ha saputo giustificare questo mio dolore fisso al fianco sinistro. Qualcuno ha pensato all’epidurale del terzo cesareo, che è andata male (infatti hanno dovuto farmi anche l’anestesia totale, perché mi sentivo attraversare le gambe da una sorta di corrente elettrica), e che mi ha costretta una settimana paralizzata a letto, con dolori atroci, dalla testa per tutta la colonna vertebrale. Per fortuna poi, con tante flebo, tutto è passato!
Dopo varie cure, anche per la fibromialgia, due anni fa sono arrivata a prendere 8 compresse al giorno di Gabapentin; risultato: peggio di prima. Ormai, mi vedevo quasi su una sedia a rotelle; mi sono fatta comprare un letto a ribalta, perché non riuscivo ad abbassarmi per rifarlo, ho collocato il forno più in alto… Ormai avevo quasi deciso di lasciare la tanto desiderata casa in campagna dove abitiamo da 23 anni, vedevo tutto enorme da non poter gestire, da non avere la forza di gestire, non mi sentivo più io!
Poi ho buttato tutte le medicine, facendo solo un po’ di ginnastica libera, senza pesi.
Ma da 3/4 mesi un dolore alla spalla sinistra mi invalidava, non riuscivo a muovere il braccio e soprattutto la notte non dormivo. Durante la ginnastica non muovevo il braccio dolente.
Ormai ero sfiduciata e non volevo andare più da alcun medico, perché immaginavo i soliti antinfiammatori, RX, risonanze magnetiche, terapie varie… Basta ! Abitando nella terra dei fuochi ho pensato anche al peggio.
Comunque, questo dolore alla spalla, mi rendeva la vita triste, e il 16 marzo ho fissato un appuntamento per il 20, per una seduta da una osteopata, il quale, secondo quanto riferito da un’amica, aveva risolto un caso come il mio.
Ma la casualità ha voluto che, pochi giorni prima, su FB, inciampassi in un nome: Dott Piero Mozzi. Con una nota positiva sul suo conto, curiosa vado a vedere chi è.
Resto rapita dalle sue parole; una persona che ama la terra, la natura, la rettitudine …cose che hanno insegnato a me e che condivido con mio marito e i nostri 4 figli. Ho pensato che non poteva sbagliarsi! In fin dei conti cosa ne traeva lui? La vendita di un libro? No! La gioia che ho notato nei suoi occhi, quando chi sperimenta il suo metodo, gli conferma di aver tolto i farmaci, è enorme.
Certo che togliere il pane dalla dieta può sembrare impossibile; io da ragazza amavo inzupparlo nel ragù, coi pomodori e anche gustarlo da solo …poi ho cercato di eliminarlo un po’, anche per il peso che era aumentato soprattutto dopo le ultime gravidanze, ma non è stato facile.
Adesso che ho capito il danno che mi causa, mi adatterò con altre farine.
Il 17 marzo inizio la dieta secondo i consigli del dott. Mozzi, tolgo totalmente pane pasta latte e derivati; in due giorni, con la mia incredulità, il dolore si attenua, il mio braccio si muove senza disagio, ed è rimasto solo un lieve fastidio quando giro il braccio indietro. Il 19 disdico la visita dall’osteopata, che mi conferma di aver fatto bene a eliminare latte e latticini.
In pochi giorni mi sento rinata, ho una forza e un’energia che non avevo da anni, non ho più il bisogno di stare ore e ore a riposo! Incredibile, anche un dolore che avvertivo da un paio di anni nel pollice destro è scomparso. Faccio ginnastica senza dolore, senza affanni, quando faccio gli addominali non sento rigurgito, l’ernia iatale è migliorata, mi sono sgonfiata, sto scendendo di peso e sono contenta! Seguo la dieta del mio gruppo e mangio pasta e pane fatti con quinoa o miglio oppure pane di borlotti o grissini di riso, legumi, verdure, uova, pesce e carne (escluso il maiale). Pochissima frutta. Ho eliminato latte e derivati. Soffro di ernia iatale ed emorroidi e il caffè prendo solo quello di cicoria. Grazie dott Mozzi, grazie per i preziosi consigli che, tra l’altro, ho “acchiappato” su youtube, regalati a tutti noi con tanta generosità!A proposito, mio marito – gruppo B -, incredulo di ritrovarsi una moglie “nuova”, ha iniziato a seguire i consigli del dott. Mozzi: ha abbandonato il cornetto la mattina e la pasta giornaliera, spesso con pomodoro, ha diminuito il pane e l’intestino si è rimesso a posto! Anche altre amiche, chi con dolori, chi con la psoriasi, stanno trovando un notevole miglioramento.
I nostri figli ci guardano con “sospetto”, quasi increduli. Ma come si dice a Napoli: ‘U purp se coce coll’acqua soje! (Il polipo si cuoce col suo liquido, senza aggiunte). Prima o poi capiranno!
Non c’è scampo, viviamo in un mondo al rovescio ! Ho speso tanto tempo e denaro senza concludere niente e, poi, gratuitamente, grazie ad una persona che vuole il bene dell’umanità, attraverso internet mi ritrovo a migliorare moltissimo la mia salute – tutto in breve tempo. Questi programmi dovrebbero farli anche in tv per informare più persone.
E pensare che il dott. Mozzi non sa neppure della mia esistenza e della mia gratitudine verso di lui!
Non ho neanche ancora comprato i libri, (ho utilizzato quelli di mia sorella), ma li comprerò di certo anche solo per un minimo di riconoscenza verso una persona speciale, che spero di conoscere da vicino!
Certo la mia spina nel fianco sinistro non mi lascia, ma ormai dopo vent’anni non credo mi abbandonerà, (l’importante è che mi sento con più energia).Certo che se succederà mi toccherà andare a piedi fino a Bobbio per ringraziare San Piero Mozzi!
Antonietta – Napoli
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La mia esperienza con la dieta Mozzi e’ stata molto simile alla tua. Il mio gruppo e’ A+