Nel 1862, Maurice Raynaud osservò che alcune persone esposte al freddo sviluppavano un’ ischemia transitoria a livello delle dita, che egli attribuì ad una eccessiva risposta allo stimolo termico.
Il termine ” Fenomeno di Raynaud” è oggi usato per descrivere questi eventi episodici che rappresentano una vasocostrizione delle arterie digitali, delle arteriole pre capillari e degli shunt arterovenosi cutanei, in seguito alle quali la parte interessata diventa bianchissima.
Oggi sappiamo che il Fenomeno di Raynaud è la manifestazione clinica dell’ affezione dei vasi termoregolatori a livello cutaneo e dei vasi di medio e piccolo calibro del sistema arterioso periferico degli arti e delle parti distali del corpo. Il cambiamento trifasico della colorazione, di mani e piedi, cioè pallore, cianosi e iperemia, avviene a causa di una eccessiva o di una alterata risposta alla temperatura ambientale che determina un vasospasmo a livello delle arteriole periferiche. Il fenomeno interessa principalmente le dita, risparmiando i pollici. Il fenomeno può interessare anche le dita dei piedi, la lingua, le orecchie ed il naso.
Generalmente gli attacchi sono simmetrici, coinvolgendo entrambe le mani ed i pazienti riconoscono l’interessamento dominante di uno o due dita , che risultano essere particolarmente sensibili al fenomeno, solitamente il dito indice ed il dito medio. Il tipico attacco manifesta i segni ed i sintomi dell’ischemia fino al ripristino del riscaldamento.
In questi casi oltre a consigliare il paziente di tenere il più possibile mani e piedi al caldo, la terapia consiste nella somministrazione di farmaci che dilatano e rilassano i vasi arteriosi a livello digitale e cutaneo.
Naturalmente, chi è affetto da questo disturbo presenta maggiori problemi durante l’inverno, tuttavia è possibile che anche nel periodo estivo possano manifestarsi episodi, quando ad esempio sussistano sbalzi di temperatura, come passare dal caldo al fresco entrando in un luogo dove c’è l’aria condizionata.
Dal momento che questo fenomeno è molto spesso presente in chi ha sviluppato patologie reumatiche, chi ne è affetto dovrebbe essere seguito da uno specialista reumatologo, figura più indicata per svolgere gli accertamenti necessari , sia per escludere altre problematiche, sia per verificare che si tratti solo di un fenomeno di Raynaud cosiddetto “primario”.
A questo punto è naturale chiedersi se esista un strategia alimentare che possa aiutare chi ne è affetto a contrastare o ridimensionare il problema.
Il Dott.Mozzi ha indicato gli alimenti che tendono ad accentuare il fenomeno, secondo la sua esperienza i principali responsabili sono la frutta , a causa dei suoi zuccheri e i cereali, pertanto chi ha questa problematica viene incoraggiato, durante il periodo invernale ad una alimentazione cosiddetta Norvegese.
Questo tipo di alimentazione prevede molto pesce, come salmone, sardine e merluzzo, adatti a tutti i gruppi sanguigni, e poi carni, verdure, legumi e frutta secca oleosa.
Per contrastare il fenomeno, può rivelarsi utile un suggerimento dato dal Dott.Mozzi ad alcuni pazienti, cioè di utilizzare dei brodi caldi di carne ben sgrassati, di pollo per le persone di gruppo A, di pollo o manzo per il gruppo O, per il gruppo B sono ottimi i brodi di manzo o coniglio, mentre per il gruppo AB sono da preferire i brodi vegetali.
E’ stato inoltre riscontrato che l’attività fisica come la camminata veloce può aiutare a riattivare la circolazione, chi soffre del fenomeno di Raynaud ha rilevato che in questo modo il fenomeno sparisce o si attenua moltissimo.
Poste le attenzioni descritte, gli accorgimenti alimentari suggeriti hanno fatto registrare, nel periodo invernale una diminuzione degli episodi nelle persone affette, e più in generale un minor numero dei fenomeni, in termini di durata e intensità..
In certi casi, più rari, è stata registrata la regressione totale del fenomeno.
Quelle descritte sono naturalmente informazioni di base ed orientative, essendo ognuno di noi portatore di caratteristiche immunitarie differenti, permane di grande aiuto il “famoso” diario alimentare, per registrare cosa si è mangiato e se il fenomeno di Raynaud sia o meno apparso, in questo modo la persona può comprendere meglio quali possono essere gli alimenti o combinazioni che aiutano a contrastare il fenomeno.
Il Dottor Mozzi ha prescritto ad alcuni, come fitoterapico di supporto il Meliloto, un fluidificante naturale del sangue , è tuttavia consigliato, prima assumerlo, consultarsi con il proprio medico o con il Dott.Mozzi direttamente.
In conclusione , anche per il fenomeno di Raynaud i consigli del Dott Mozzi possono rivelarsi importanti per affrontare è possibilmente superare questa invalidante patologia.
Davide Ghiara
Consulente nutrizionale e del comportamento alimentare.
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