Menta

La Menta è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Lamiacee.
Secondo Lemery, chimico francese del XVII-XVIII sec, il nome deriva dal latino mens, e cioè mente, probabilmente per le proprietà di stimolazione mentale riconosciute alla pianta.
Nella bibbia è scritto che gli ebrei usavano la menta per profumare le tavole e per innalzare lo spirito. Pare che la Sacra famiglia ne abbia utilizzato i succhi per dissetare il neonato Gesù durante la fuga in Egitto.
La menta è originaria del bacino del Mediterraneo, sebbene fosse coltivata sia in Giappone sia in Cina già secoli fa. Veniva consumata sia come cibo sia come medicinale dai Romani e dai Greci, le cui spose ne addobbavano le corone nuziali. Pare che i soldati non potessero consumarla in quanto altrimenti sarebbero stati vinti dal suo potere afrodisiaco, distraendosi dai loro doveri.
In diversi popoli del Mediterraneo era usanza cospargere la camera da letto di foglie di menta durante la prima notte di nozze.
Secondo quanto narra Ovidio la ninfa Mintha, figlia del dio dei fiumi Cocito, si innamorò di Ade, dio degli Inferi; allora Persefone, sposa di Ade, la trasformò per gelosia in una pianta estremamente umile, la quale però emana inspiegabilmente un intenso profumo, la menta appunto. Apicio ne parla nel suo De re coquinaria elencandone gli infiniti utilizzi.
Gli Egizi ne utilizzavano il succo durante i processi di mummificazione già nel 1000 a.C. e la consacrarono al dio Thot, il dio della medicina. La menta viene citata nel Papiro di Ebers, opera d’erboristeria egizia risalente al XVII sec prima di Cristo.
C’è però da tener presente che la menta di cui parlano gli antichi non è la stessa varietà che si utilizza oggi, e cioè la mentha piperita, ottenuta per ibridazione solo nel 1750 in Inghilterra. Da quel momento iniziò la coltivazione commerciale a tutti gli effetti.
Fini all’800 l’unica acqua aromatica utilizzata in farmacia fu l’acqua di menta, venduta come stimolante dell’apparato digerente.
La pianta venne introdotta in Italia nel 1903 da Honore Carles, che la utilizzò da li in poi nelle distillerie di Pancalieri, in Piemonte, facendo di quel luogo un centro della coltivazione e della distillazione della menta; nel 1926 si contavano ben 70 distillerie e la tradizione continua ancora oggi.
Nella tradizione popolare la menta rappresenta la saggezza ed è anche un ottimo rimedio contro mosche, zanzare e addirittura serpenti.

La pianta può raggiungere anche un metro di altezza, con lunghi steli eretti. I fiori sono raccolti in spighe azzurro-violetti e le foglie sono opposte, dentellate e di un intenso verde scuro, ricoperte da leggera peluria e da ghiandole ricche di oli essenziali aromatici. Il frutto è una capsula contenente da uno a quattro semi.
Vive in clima temperato , ma il freddo nuoce al suo aroma. Fiorisce in piena estate, periodo prima del quale va raccolta. Si riproduce per talee.
Vi sono oltre 40 specie di menta. In Italia le più diffuse sono: la menta Spicata (Viridis), con foglie scure e odore delicato, molto diffusa in campagna; la menta Piperita, ibrido ottenuto unendo la Acquatica e la Spicata; la menta Pulegio, o mentuccia, utilizza soprattutto in cucina ma anche la più diffusa in medicina, con foglie piccole e fiori rosati; la menta Acquatica, conosciuta anche come menta germanica; la menta Arvensis, spontanea in Italia e coltivata in Cina e Giappone; la menta Citrata (o menta Bergamotto), con fiori porpora e foglie bronzee; la menta Gentilis, ricoperta da fitta peluria; la menta Aurea, con foglie striate di giallo; la menta Requienii, di dimensioni molto ridotte; la menta Longifolia, spontanea in tutta Italia; la menta Cervina, che si trova in Africa settentrionale e nel sud-est europeo.

La pianta è diffusa in tutta Europa, In particolare Inghilterra e Italia, dove si concentra nel Piemonte, ma cresce spontanea anche in Africa e Asia.

La menta è ricchissima di potassio, calcio, magnesio, e in minor quantità anche di fosforo e ferro. Sua caratteristica è poi quella di contenere mentolo, ma anche vitamina C, limonene e isovalerianato.
Può essere essiccata e conservata lontana da fonti di luce, mantenendo intatto il suo sapore pungente e leggermente piccante.
Si può utilizzare per preparare infusi o tisane, dolci, ma anche per condire carni o verdure.
Grazie al suo caratteristico sapore è utilizzata per aromatizzare medicinali, dentifrici, pastiglie, sigarette, profumi e molto altro.

Eventi dedicati alla menta:

Festa della menta a Piovà Massaia (AT)
Che ci salta in menta a Nusco (AV)

Menta peperita: benefica per i gruppi o e B. Menta: neutra per tutti i gruppi

Sia il dottor Mozzi che il dottor D’Adamo consigliano infusi ed estratti di erbe adatte al proprio gruppo sanguigno per stimolare il sistema immunitario.

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