Ernia discale
I consigli del dottor Mozzi per prevenire il dolore con piccoli cambiamenti allo stile di vita
In generale, con il termine ernia si indica la fuoriuscita di un organo interno dalla cavità corporea che normalmente lo contiene. Nello specifico, l’ernia del disco si verifica quando la parte gelatinosa che costituisce il nucleo dei dischi nella colonna vertebrale fuoriesce, provocando un’infiammazione dei nervi. All’origine di questo fenomeno c’è una rottura dell’anello esterno che contiene il nucleo gelatinoso. Durante il giorno, la colonna vertebrale è soggetta a vari sforzi e compressioni. Il nucleo dei dischi svolge l’importante funzione di ammortizzare e distribuire lo sforzo. Come conseguenza, nel corso della giornata il disco intervertebrale si disidrata e il suo spessore diminuisce. Durante la notte, una volta liberati dalle compressioni, i nuclei si reidratano riacquistando il loro spessore iniziale. Ecco perché la mattina siamo più alti rispetto alla sera.
Un’ernia discale può avvenire in seguito a molti fattori. La causa principale è l’usura dei dischi, dovuta soprattutto all’invecchiamento. Altre possibili cause sono movimenti anomali o traumi, come ad esempio una caduta sulla schiena.
L’ernia del disco non è sempre necessariamente dolorosa. I sintomi variano a seconda dell’età e del punto in cui si è formata l’ernia, e possono includere:
- Dolore molto intenso che, a seconda di dove è localizzata l’ernia, può riflettersi sulle braccia o sulle gambe;
- Intorpidimento e formicolio;
- Un senso generale di debolezza, che rende difficile muoversi o afferrare oggetti.
Per prevenire l’ernia del disco, i dottori consigliano prima di tutto uno stile di vita sano: esercizio fisico moderato e regolare, una postura corretta e un’alimentazione sana che permetta di mantenere il giusto peso-forma.
Solitamente, basta un’accurata visita dell’ortopedico per arrivare a una diagnosi.
Generalmente, il trattamento dell’ernia del disco tende ad essere il meno invasivo possibile, con farmaci adatti (antidolorifici, mio-rilassanti, corticosteroidi), a seconda della condizione del paziente, per stabilizzare il dolore. Nel caso queste terapie si dimostrino inefficaci, si potrebbe prendere in considerazione l’eventualità di un intervento chirurgico.
In alcuni casi, il medico può consigliare anche altre soluzioni per stabilizzare ed alleviare il dolore: ad esempio fisioterapia, ultrasuoni ed elettrostimolazione.
Secondo il dottor Mozzi, la causa principale dell’ernia discale risiede nel latte e nei derivati del latte. Tuttavia, si tratta di una condizione con cui si può convivere. I problemi legati all’ernia del disco sorgono quando consumiamo alimenti che causano infiammazioni. Sono infatti queste infiammazioni a scatenare il dolore.
Per questo motivo, il consiglio del dottor Mozzi per ogni gruppo è quello di evitare, oltre ai latticini, tutti gli alimenti sconsigliati, poiché possono indurre uno stato infiammatorio. Ad esempio, il gruppo 0 dovrebbe evitare la frutta e il caffè, il gruppo A il pomodoro e il peperoncino.
Per riconoscere gli alimenti cui siamo più sensibili, una buona abitudine è quella di tenere un diario alimentare giornaliero, in modo da poter individuare la causa scatenante al manifestarsi dei sintomi.
Il dottore consiglia inoltre di mantenere una buona postura, sia in piedi che da seduti, aiutandosi con un cuscino o un sedile. È anche consigliabile praticare un’attività fisica moderata, ad esempio camminare. Il dottore consiglia di praticarla preferibilmente a digiuno, in particolare se i sintomi tendono a manifestarsi dopo mangiato.