La fertilità ritrovata di Marco
La mia avventura con la dieta Mozzi inizia nel 2010 quando una serie eventi legati alla salute sia mia che dei miei familiari mi fa accostare alle tematiche relative alla salute.
Erano circa 2 anni che io e mia moglie cercavamo di avere un secondo figlio senza riuscirci. Dato che non avevamo avuto difficoltà a concepire il primo non pensavamo assolutamente che potessero esserci problemi di fertilità fino a quando non decidemmo di fare gli esami sia io che mia moglie. Iniziò mia moglie e i risultati non evidenziarono problemi. A quel punto iniziai a preoccuparmi e l’esito dei miei esami confermò i miei sospetti… Ero praticamente diventato sterile in quanto i miei spermatozoi erano pochi e quei pochi non si muovevano. Con i risultati ci recammo dal ginecologo che seguiva mia moglie e che ci aveva prescritto gli esami da effettuareper sentire le sue valutazioni e possibili cure.
Vedendo i risultati e valutando l’età (all’epoca avevo 38 anni) ci disse che le cose potevano solo peggiorare e che l’unica via per avere un altro figlio era la fecondazione assistita. La strada più veloce era quella di effettuarla all’estero in quanto la tecnica che faceva al caso nostro non sarebbe stata possibile praticarla subito in Italia a causa della legge allora in vigore. In ogni caso la fecondazione artificiale prevedeva il prelievo e fecondazione di un certo numero di ovuli per poi impiantarli sperando che almeno uno attecchisse. Tutto ciò prevedeva un “bombardamento” ormonale per mia moglie e gli effetti collaterali per la sua salute non erano per niente trascurabili.Inoltre c’era anche un problema etico in quanto gli eventuali embrioni non utilizzati sarebbero rimasti nelle mani del centro dove avremmo dovuto recarci oppure sarebbero stati distrutti. Decidemmo allora di lasciar perdere e di tenerci stretto il nostro primo ed unico figlio…
Nello stesso periodo anche mia madre scopre di essere malata gravemente (cancro al colon-retto) ed il mio problema passa in secondo piano. Decidiamo di non dire niente ai miei genitori per non aggiungere ulteriori sofferenze (ci tenevano molto ad avere altri nipotini…).Il 2010 si concentra attorno a mia madre che sopporta tutta la cura prevista per la sua malattia: chirurgia, chemio e radioterapia. Sono stati mesi terribili ma per fortuna al termine del percorso le cose si sono sistemate.
Casualmente nell’ottobre del 2010 scopro le trasmissioni di Telecolor dove uno strano medico barbuto parla di medicina in termini molto semplici e comprensibili che subito cattura la mia attenzione. Sarà che sono di gr.0 ma immediatamente mi si drizzarono le antenne ed ogni volta che accendevo la TV cercavo subito se c’era una puntata del dr.Mozzi. Una sera sento parlare di fertilità perduta e che secondo il dr.Mozzi la causa è legata al consumo di latte e derivati. Mentre sentivo le sue parole feci un rapido esame della mia alimentazione: a colazione latte e caffè con biscotti, a pranzo pasta con abbondante formaggio grattugiato, a cena spesso pasteggiavo a taleggio, asiago, gorgonzola, parmigiano ed affini e da qualche anno avevo preso l’abitudine di mangiare uno o due yogurt al giorno. E poi avevo una grande passione fin da bambino: adoravo il cioccolato al latte e ne mangiavo quantità industriali! Fu li che iniziò il mio interesse per la dieta del dr.Mozzi e speravo che potesse essere la strada giusta per risolvere il mio problema di fertilità anche se nel profondo ero ancora scettico. Per fortuna anche mia moglie era interessata all’argomento in quanto anche lei aveva dei disturbi ricorrenti molto fastidiosi ( nausea/ vomito e dolori muscolari/articolari diffusi).
Decidemmo quindi di provare a seguire la dieta e a gennaio del 2011 iniziammo questo percorso che non abbiamo più abbandonato. All’inizio commettevamo molti errori e ci sono voluti alcuni mesi per capire quali erano gli alimenti ma soprattutto gli abbinamenti corretti. Ho tenuto (e tengo tuttora) il diario alimentare e ho segnato tutto ciò che introducevo ed ho scoperto quali erano gli alimenti che non tolleravo. Il frumento era responsabile della mia irregolarità intestinale ed ho scoperto che la frutta e soprattutto gli agrumi e le banane mi causavano la produzione di catarro che mi accompagnava ogni anno da novembre a marzo… Il caffè poi mi causava agitazione ed insonnia. Insomma notavo in me tutto ciò che il dr.Mozzi diceva e puntualmente tutto tornava. Passato l’entusiasmo iniziale, mia moglie (ma anche io) inizia a non essere più costante nella dieta e gli “sgarri” iniziano ad essere più frequenti. Puntualmente si ripresentano i vecchi disturbi e questo conferma ancora una volta l’efficacia di questo regime alimentare.
Dopo aver affinato la dieta ed aver fatto esperienza anche leggendo il libro che nel frattempo era stato pubblicato, vediamo concretizzarsi i risultati: io ritorno al peso forma, l’intestino si regolarizza e mia moglie non soffre più di mal di testa, nausee e i dolori articolari diventano un lontano ricordo. Era bello vedere che i farmaci che usavamo spesso scadevano senza essere rimpiazzati!
Siamo nel 2013 e tutto procedeva per il meglio, anche i miei genitori seguivano ormai da tempo il dr.Mozzi (non proprio al 100%) ma quel mio problema di fertilità non sembrava risolversi… A luglio del 2013 invece qualcosa cambia e scopriamo di aspettare un altro figlio! Alla prima ecografia si notano due sacche (2 gemelli!?) ma solo una purtroppo prosegue fino al termine. Il fatto che siano stati fecondati 2 ovuli mi conferma che non può essere stato un caso e che la dieta che abbiamo seguito ha inciso in modo determinante.
La gravidanza è stata stupenda senza nessun problema di rilievo fino al parto naturale che è avvenuto in pochissimo tempo e senza troppe sofferenze sia per il piccolo che per la mamma. La prima gravidanza, quando non seguivamo ancora il dr.Mozzi, invece è stata costellata di numerosi problemi: nausee constanti e forti acidità, dolori articolari e una “bella” pancreatite tra il 4° e 5° mese.
Che dire… Grazie dr.Mozzi! É stata dura ma alla fine i risultati sono arrivati tutti e ciò che sembrava impossibile per la medicina ufficiale non si è rivelato tale.Questa avventura mi ha fatto capire che non bisogna mai mollare e che se non ostacoliamo la Natura possiamo risolvere molti problemi semplicemente alimentandoci e vivendo in armonia con essa il più possibile
Marco
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