La quinoa ci salverà, forse……ma a che prezzo?

Vorrei parlarvi della quinoa , a dire il vero a parlarne è  il Corriere ,  che la presenta come  la pianta che potrebbe  aiutare  la lotta contro la fame nel mondo….

Quinoa Chef (320x214)Comincio dalla fine, il pezzo è scritto da Gabriele Principato,  che ritengo sia un giornalista,  il quale  spiega  cosa sia la quinoa (che si pronuncia “ kinua” ) , perfetta per i celiaci perché priva di glutine,  ci racconta dove vive e  dove è coltivata, ci dice  che non è un cereale ma bensì  una parente dello spinacio e della barbabietola,  e che viene addirittura definita il “ beluga dei cereali”   dal Guardian , il quotidiano inglese,  per le sue preziose qualità organolettiche , che  ha conquistato  molti  vega – vegetariani per le  sue qualità  nutrizionali , che ha tre colori , bianco , rosso e nero ma  ci sono almeno duecento sottotipi ,  che si presta benissimo a fare gli hamburger  vegetariani nei pub di mezzo mondo…., inoltre piace molto agli Chef, dal peruviano Gaston Acurio  al newyorkese Daniel Boulud,  all’inglese Yotam Ottolenghi , in Italia  pare ci sia un  certo Simone  Salvini, vegano, che ne fa grande uso……

Quinoa raccolta (320x166)La produzione che fino agli anni scorsi era “marginale”, ovvero conosciuta solo nei Paesi andini dove viene coltivata da millenni, è via via crescita, e la crescita è  diventata progressivamente  esponenziale, si è passati da 40.00 tonnellate dei primi anni 2000 alle attuali 200.000 ( dato 2014) , anche perché si è scoperto che questa pianta che cresce oltre i quattromila metri   si adatta benissimo a quasi ogni tipo di terreno e di condizione climatica, fino a sopportare  una temperatura di 38 °C, ovviamente anche se la produzione ha avuto un aumento elevato, a confronto con  i cereali che si dividono il mercato globale , ovvero grano, mais e riso la sua  coltivazione è risibile e allora cos’ha pensato  un “team internazionale di scienziati”…?

Ce lo dice la rivista Nature, che ci informa come 33 ricercatori  di quattro Continenti  coordinati da Mark Tester   (nomen omen) della King Abdullah University  of Science and Technology  dell’Arabia Saudita  ( della serie  nel deserto nasce il pane del futuro) hanno identificato  alcuni geni  “chiave” della pianta  che potrebbero consentire di manipolare  la pianta stessa facendone  una risorsa alimentare  per il mondo !

cibo modificato -Come faranno questo  ….miracolo? Rendendola  ad  esempio più corta e robusta, ci dice l’articolista, in modo che possa essere coltivata in terreni  inutilizzati e inospitali o eliminando  l’amarezza dei semi  causata dalle saponine… che splendida notizia ci stanno dando, in pratica un dejavu:   come hanno già manipolato il grano, bombardandolo negli anni ’50 con i raggi gamma per renderlo forte e robusto e indigeribile del tutto ,  sarà prossimamente la volta della quinoa,  e se tanto mi da tanto,  siccome  non c’è mai  fine al peggio,  sfameremo miliardi di persone per farle morire al posto di fame,  di malattia, perché ovviamente le manipolazioni genetiche  sappiamo come cominciano ma non sappiamo come finiscono,  però nel frattempo , casomai la gente dovesse presentare  disturbi  vari,  “qualcuno ci aiuterà” con la loro ricerca , sempre all’avanguardia …passo  e chiudo, a pensar male si fa male ma come sapete, a volte ci si azzecca……….

A cura di Rita Cavalca

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