Acufene

I consigli del dottor Mozzi per contrastare questo disturbo e migliorare la qualità della vita

L’acufene è una percezione uditiva che si manifesta quando non ci sono veramente suoni nell’ambiente circostante. Questo falso suono può essere descritto in molti modi diversi: si manifesta come un ronzio, un tintinnio, un fischio o un sibilo, ma anche come un fruscio o una serie di pulsazioni o ticchettii. Di solito, questi rumori non sono molto intensi, ma i pazienti che ne soffrono possono avere molte difficoltà a gestire questo disturbo insopportabile e fastidioso. L’intensità dell’acufene è molto variabile e la sua frequenza può essere intermittente, pulsante o ininterrotta.

Secondo i medici, gli acufeni possono essere causati dalla presenza di patologie dell’apparato uditivo.

A seconda della posizione (orecchio interno o esterno), le cause possono quindi essere infezioni, traumi ed esposizioni a forti rumori, otiti, oppure accumuli di muco o cerume.

L’acufene può essere percepito in un solo orecchio (unilaterale) o entrambe le orecchie (bilaterale). In alcuni casi, il paziente può avere la sensazione che l’acufene provenga dall’interno della testa.

L’acufene può accentuarsi in ambienti silenziosi ed in assenza di stimoli che possano distrarre. Per questo motivo può risultare particolarmente intollerabile al momento di coricarsi.

Insieme alla percezione di rumori, possono insorgere altri disturbi, come l’abbassamento dell’udito, la sensazione di avere l’orecchio chiuso, o sentire il rimbombo della propria voce.

A seconda della sua intensità, l’acufene può diventare un grosso peso per la vita quotidiana di chi ne soffre, oltre a creare una predisposizione per ansia, depressione o insonnia.

Esistono numerosi test per diagnosticare l’acufene, ma purtroppo è difficile intervenire per curarlo, a meno che non si riesca a risalire alla causa scatenante. Se non si riesce a scoprirla, la cura potrà essere solo sintomatica.

Generalmente, il primo trattamento per i pazienti affetti da acufene è un’accurata pulizia delle orecchie, per eliminare eventuali ostruzioni. Se invece la causa è un’infezione, il medico potrebbe prescrivere una cura di antibiotici.

Secondo il dottor Mozzi, per contrastare gli effetti più fastidiosi degli acufeni, il modo migliore è fare attenzione alla cena. Questo perché, come dicevamo prima, l’acufene si sente molto di più la sera al momento di coricarsi. Perciò il suo consiglio, oltre a sospendere gli alimenti sconsigliati, è di fare una cena molto leggera oppure saltarla del tutto. Sarebbe consigliabile anche fare una bella camminata dopo cena. Gli alimenti che in particolare andrebbero evitati sono prima di tutto gli alcolici, seguiti immediatamente dai latticini, i dolci, il cioccolato e (per il gruppo 0) il caffè. Il dottore ha osservato inoltre che anche un eccesso di semi oleosi (noci, nocciole, ecc.) può causare gli acufeni ad alcune persone.

Altra buona norma è osservare quando, nel corso della giornata, siamo più sensibili agli acufeni. Anche in questo caso ci viene in aiuto l’abitudine di tenere un diario alimentare per individuare gli alimenti che possono scatenare questo sgradevole disturbo.

Come aiuto per eliminare il catarro accumulato nelle orecchie, spesso causa di disturbi all’udito, il dottor Mozzi consiglia una prugna secca col nòcciolo per i gruppi A, B e AB, oppure alcune mandorle per il gruppo 0.

Infine, come antinfiammatorio naturale si consiglia la tintura madre di camomilla romana, da prendere al bisogno.

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