VITAMINA D

Come combattere la carenza di vitamina D con i consigli del dottor Mozzi

La vitamina D è una vitamina basilare e molto preziosa per la nostra salute. La principale funzione di questa vitamina è quella di regolare il metabolismo del calcio, è perciò fondamentale per la crescita e il mantenimento dello scheletro. Inoltre, contribuisce a mantenere nella norma i livelli di calcio e di fosforo nel sangue.

Oltre a questo, la vitamina D svolge un’altra funzione molto importante: impedisce la formazione di depositi di calcio nei tessuti del corpo, come i reni, le arterie o le cartilagini ossee, dove potrebbero causare patologie molto gravi.

Ecco dunque che un grande apporto di vitamina D si rivela essenziale. Secondo i medici, il fabbisogno giornaliero di vitamina D è di 400 unità al giorno per una persona in salute; quando si presentano fattori di rischio o carenze, le dosi consigliate possono variare e arrivare fino a 1.000.

La vitamina D viene principalmente sintetizzata dal nostro organismo tramite la pelle, attraverso l’assorbimento dei raggi del sole. In questo caso viene assimilata sotto forma di colecalciferolo. Tuttavia, possiamo assumerla anche tramite la nostra alimentazione (ergocalciferolo).

La carenza di vitamina D può sortire effetti negativi sulla calcificazione delle ossa, causando rachitismo nei bambini e perdita di massa ossea in età adulta. La mancanza di questa vitamina rende inoltre i denti più deboli e vulnerabili alle carie.

Il primo consiglio del dottor Mozzi per mantenere un livello ottimale di vitamina D è ovviamente quello di esporsi al sole quotidianamente, magari praticando attività fisica all’aperto. Tuttavia, anche quando ciò non è possibile, possiamo compensare il nostro fabbisogno con un’alimentazione corretta.

Il dottore porta come esempio i popoli dei Paesi nordici, dove il clima impedisce per gran parte dell’anno di godere pienamente i benefici del sole. Tuttavia, queste popolazioni riescono ad assumere la vitamina D necessaria tramite l’alimentazione.

Un grande aiuto in questo caso ci arriva dal pesce e dalla verdura. Le ossa, spiega il dottore, sono un concentrato di proteine e minerali. Un ottimo metodo per rinforzarle è quello di integrarli il più possibile con il pesce e gli ortaggi più adatti al nostro gruppo sanguigno.

Il dottore consiglia invece di evitare zuccheri, dolci e frutta, che tendono ad abbassare i valori di vitamina D. Preferire piuttosto una colazione salata, ad esempio con uova, pesce e legumi adatti al proprio gruppo. È interessante notare come appunto nei paesi scandinavi si consumi pochissima frutta, che può causare osteoporosi in particolare per il gruppo 0. Viceversa, nei paesi tropicali, più caldi e soleggiati, la frutta può essere consumata in maggiori quantità poiché la maggiore esposizione al sole compensa il fruttosio.

Un’altra possibile fonte di vitamina D può venire dal guscio delle uova biologiche: il dottore consiglia di farlo bollire bene, lasciarlo asciugare e sminuzzarlo fino quasi a ridurlo in polvere. Dopodiché, lo si potrà aggiungere come ingrediente a minestroni o altri piatti a scelta.

Un altro rimedio consigliato è sostituire caffè e tè con un decotto di foglie di equiseto, ricco di minerali e depurativo.

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