BPCO – BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA

Il dottor Mozzi spiega il rapporto tra l’alimentazione e questa grave patologia respiratoria

La broncopneumopatia cronica ostruttiva è una patologia respiratoria grave, che colpisce i bronchi e riduce la funzionalità dei polmoni. Si tratta di un deterioramento di bronchi e polmoni, che causa una perdita di elasticità polmonare. È una patologia con un decorso prolungato nel tempo (cronica), responsabile anche dell’ostruzione delle vie aeree, con conseguenti difficoltà a respirare.

Le cause della malattia possono essere diverse, ma i medici concordano che il fumo costituisca una causa primaria. Questo perché fumare irrita costantemente i bronchi, deteriorando la funzionalità dell’apparato respiratorio. Alla comparsa della BPCO contribuiscono però anche alcune infiammazioni respiratorie molto gravi, come la bronchite cronica o l’enfisema polmonare.

Altre cause possono essere l’inquinamento e l’esposizione a sostanze tossiche.

I sintomi della BPCO sono:

  • difficoltà a respirare
  • tosse persistente
  • dolore durante la deglutizione
  • formazione di catarro, con piccole perdite di sangue
  • respiro sibilante
  • fiato corto
  • febbre
  • brividi di freddo
  • dolori articolari
  • faringite
  • raucedine
  • sensazione di oppressione al torace
  • debolezza
  • disturbi del sonno
  • lentezza nel guarire anche da infezioni molto semplici, come il raffreddore

Per ottenere una diagnosi di BPCO occorre rivolgersi a uno pneumologo, che effettuerà diversi esami per escludere altre patologie e identificare con precisione in che stato si trovi la funzionalità respiratoria del paziente. La procedura può includere esami del sangue e del muco, radiografie e TAC al torace, spirometria, test di provocazione bronchiale ed emogasanalisi.

Il primo provvedimento da prendere in caso di BPCO è smettere immediatamente e completamente di fumare. Questa è una misura sia preventiva che terapeutica, e permette di rallentarne la progressione ed evitare che si riacutizzi.

Lo specialista pneumologo metterà poi a punto un trattamento farmacologico ed eventualmente altre terapie che permettano al paziente di incamerare più ossigeno (ossigenoterapia) e a recuperare almeno in parte la propria funzionalità respiratoria (riabilitazione polmonare).

Purtroppo, queste terapie possono curare i sintomi della malattia, ma non agire sulla causa. Ad oggi, la BPCO resta una patologia da cui non si può guarire.

Nell’esperienza del dottor Mozzi, la causa di questa patologia è da ricercarsi principalmente nell’alimentazione.

I polmoni sono infatti i “sensori” dell’apparato digerente. Quando nello stomaco finiscono delle sostanze che il sistema immunitario non tollera, i bronchi reagiscono di conseguenza a seconda dello stato di salute del paziente: quanto è forte, quanto è sensibile a certi stimoli, da quanto tempo consuma alimenti nocivi, e così via. A seconda di questi fattori, si manifestano patologie respiratorie più o meno gravi. Ma in ogni caso, la cura per i polmoni passa dallo stomaco. Il dottore ricorda inoltre che bisogna prestare particolare attenzione nel caso dei bambini. Quando incorriamo in patologie respiratorie durante l’infanzia, da adulti siamo molto più soggetti a contrarre malattie gravi come la BPCO, poiché i nostri polmoni hanno perso la loro elasticità.

Il dottore afferma che i principali responsabili per questo tipo di patologia siano derivati del latte e cereali contenenti glutine. Ritiene che una parte della causa si possa attribuire al tabacco (specialmente quando ne sono colpiti pazienti molto giovani), ma che i maggiori responsabili siano gli alimenti sconsigliati, che possono provocare gravi intossicazioni.

È quindi consigliabile eliminare radicalmente tutti gli alimenti che contengano tracce di latticini o di glutine ed evitare la frutta, in particolare arance, mandarini e simili. Il dottore raccomanda di non sgarrare per nessun motivo, poiché la BPCO è una patologia grave che può essere innescata al minimo stimolo negativo dell’apparato digerente.

Un altro consiglio del dottore per recuperare l’elasticità dei polmoni è quello di eseguire alcuni esercizi yoga di respirazione diaframmatica, abbinandoli a un’alimentazione corretta per il proprio gruppo sanguigno e a un’attività fisica adeguata.

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