Sei depresso? Probabilmente mangi poche proteine..

Giulia Enders è una giovane ed entusiasta ricercatrice , specialista in Microbiologia ed Igiene ospedaliera presso l’omonimo Istituto di francoforte sul Meno.

Giulia Enders

Giulia Enders

Durante il suo dottorato di ricerca ha cominciato a parlare in termini completamente inusuali di intestino, che è l’oggetto dei suoi studi e ben presto le sue “lezioni “ sono diventate virali finchè un importante agente letterario l’ha sollecitata a scrivere un libro..”L’intestino felice”, illustrato in modo ironico e dissacratorio dalla sorella Jill, una design della comunicazione.
Giulia nel suo libro descrive in modo fresco e diretto il funzionamento dell’ìntestino e presenta quella che sembra essere una scoperta recente ma in fondo un sapere antico ovvero che l’intestino ha connessioni inimmaginabili con il nostro cervello, di fatto le connessioni nervose che lo innervano sono seconde solo al cervello, appunto.
Sembra che i segnali dell’intestino possano giungere in varie aree del cervello, in particolare quelle che hanno a che fare con emozioni, senso del sè, etica, paura, memoria e motivazione…..ciò, specifica la Enders, non significa che il nostro intestino guidi la morale, ma certamente è possibile che contribuisca ad influenzarla.

Esperimenti sui topi hanno ad esempio verificato che i topi con tratti depressivi, posti in una bacinella d’acqua dove devono nuotare per stare a galla, hanno frequenti soste, come se il loro cervello comunicasse loro che non ce la fanno a d arrivare alla fine del percorso, cosa che invece non succede con topi senza tratti depressivi....

Il libro di Giulia Enders

Il libro di Giulia Enders

Questa constatazione ha spinto l’equipe dello scienziato irlandese John Cyran ad un esperimento di verifica; ossia somministrare a metà dei topini “depressi “ un batterio , il Lactobacillus Rhamnosus JB-1 , considerato un toccasana per la funzionalità intestinale , la conferma è arrivata puntuale : i topini con l’intestino in buona salute non solo nuotavano spediti e più a lungo ma avevano anche meno ormoni dello stress nel sangue….non solo, se la cavavano meglio anche nei test di memoria e di apprendimento….tutto questo è stato stabilito monitorando la funzionalità del nervo vago , ….”il più importante collegamento che attraverso il diaframma, passa tra i polmoni e il cuore, prosegue per il tratto superiore dell’esofago, supera il collo e raggiunge il cervello ……”
Dal test sui topi si è passati a provare sugli uomini gli effetti di un miscuglio di determinati batteri , dei fermenti lattici in sostanza, capaci di migliorare l’umore e in particolare l’elaborazione dei sentimenti e del dolore.
Perchè scrivo tutto ciò….?
Perchè ho letto questa dichiarazione , al solito un pò graffiante ma densa di verità del Dott Mozzi:”…...La depressione è causata da scarsità di proteine , sali minerali e vitamine. Quindi sono persone che mangiano poche proteine e che invece mangiano molti più carboidrati.E alle cellule nervose non arriva il materiale giusto.Basta! E’ proprio di una semplicità disarmante. E si guarisce rapidamente. Non si sta in analisi 10 anni, tirando fuori barcate di soldi…..”

Più chiaro di così…….

Testi a cura di Rita Cavalca

 

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