SEMI DI ZUCCA

L’origine della zucca è controversa. Alcuni, basandosi su testi di autori classici dell’antichità come la satira di Seneca all’imperatore “zuccone” o la descrizione di un pranzo a base di questo alimento da parte di Marziale, pensano sia di provenienza asiatica o africana; altri invece, ritenendo più attendibile il ritrovamento di semi di zucca risalenti al Neolitico nei territori dell’attuale Messico, e considerando che la pianta cresce tuttora spontanea su quei territori, la definiscono di provenienza americana.

In realtà la ragione pare essere nel mezzo: a seconda della specie di appartenenza le diverse zucche hanno avuto origini diverse; e così le specie Benincasa, Coccinia, Lagenaria e Luffa arrivano dall’Asia sud orientale e dall’Africa; la Cucurbita e la Sicana invece nascono nelle Americhe, dove ne troviamo testimonianze nel Perù del 1000 a.C. e nel Messico del 3000 a.C.

Una prova della diffusione di questa pianta durante il medioevo è il fatto che la zucca Lagenaria è la classica zucca vuota a due globi utilizzata come borraccia dai pellegrini che percorrevano il cammino di Santiago de Compostela, e non solo; diverse immagini e testi ne testimoniano la diffusione.

Nell’America del Nord la zucca e i suoi semi facevano parte della dieta dei pellerossa, dai quali i coloni appresero l’arte di coltivare questa pianta per poi importarla in Europa insieme alla patata e al pomodoro.

Inizialmente considerato un cibo per poveri, se non addirittura per animali, a causa della facilità con la quale cresceva anche su terreni di scarsa qualità, la zucca divenne in seguito in tutta Europa un cibo estremamente apprezzato; fu grazie a questo alimento che il continente superò la carestia che lo colpì tra il ‘500 e il ‘600.

Ad oggi le zucche che troviamo nei negozi alimentari sono molto diverse da quelle originali, la cui polpa era estremamente amara e di cui si consumavano probabilmente solo i semi; la più diffusa, non solo come alimento ma anche per essere trasformata nella famosa zucca di Halloween, è la Cucurbita.

I semi di zucca appartengono alla famiglia delle Cucurbitaceae; questi crescono in gran quantità sulla superficie interna della zucca specialmente nel periodo autunnale quando questa è al massimo della maturazione.

È possibile suddividere i semi di zucca in tre tipologie: Gialli, fra i quali distinguiamo la Shine skin, dal tipico colore verde chiaro e di dimensioni ridotte, e la Lady Nail, gustosi e leggeri; Bianchi, detti anche Snow white, i più apprezzati dopo la salatura e caratterizzati da un sapore molto delicato e particolare; e infine quelli privi di guscio, detti Grow Without Shell o Styrian, comparsi solo un centinaio di anni fa da una maturazione naturale, i quali possiedono un tipico colore verde scuro e una dimensione maggiore rispetto agli altri.

I semi di zucca possono essere consumati crudi oppure tostati in forno a temperatura non troppo elevata.

Sono ricchi di triptofano (un precursore della serotonina) e glutammato, magnesio manganese e fosforo, carotenoidi, proteine altamente digeribili (circa 9 gr ogni 35 gr di semi), acidi grassi essenziali omega3, zinco rame e ferro, vitamina B, fitosteroli e fibre vegetali. A tutto questo si accompagna un apporto calorico di circa 180 calorie per 35 gr di semi, un basso contenuto di grassi saturi e di zuccheri.

Per mantenere inalterate tutte le proprietà dell’alimento è preferibile conservalo in vasi di vetro o porcellana, o al massimo in sacchetti di alluminio.

I semi e la frutta secca hanno un alto contenuto calorico, si consiglia pertanto di non eccedere nel consumo.

Benefici per i gruppi 0 e A, sconsigliati ai gruppi  B e AB

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *