Barbabietola
La barbabietola (Beta vulgaris) è un tubero appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae. Il suo nome si riferisce a un ciuffo di filamenti, simili a una barba, che spuntano dalla radice.
La sua origine geografica si colloca probabilmente nel bacino del Mediterraneo: la più antica testimonianza scritta sulla barbabietola è un catalogo babilonese risalente al VII secolo a.C. La sua coltivazione iniziò a diffondersi tra i Greci, dove divenne piuttosto popolare: viene nominata nelle opere di numerosi storici, botanici e naturalisti dell’epoca, tra cui Teofrasto, Columella e Plinio il Vecchio. A partire dal XIII secolo si estese in tutta l’Europa centrale e le popolazioni germaniche intrapresero una selezione delle varietà: la barbabietola rossa coltivata oggi in Italia fu introdotta appunto dalla Germania intorno al XV secolo.
La barbabietola è una pianta erbacea biennale con radici molto grosse (fittonanti), che a seconda della varietà possono essere rotonde, appiattite o allungate. Presenta fusti che possono raggiungere un’altezza di 1-2 metri e foglie a cuore lunghe da 5 a 20 centimetri. I fiori sono molto piccoli, di colore verde o rosso e raccolti in spighe, mentre i frutti sono delle specie di noci. Viene coltivata nei Paesi dal clima temperato e raccolta ogni due anni: durante il primo anno la radice accumula riserve sotto forma di zucchero e nel secondo sviluppa il fusto. È destinata a diversi utilizzi: all’alimentazione umana, all’estrazione di zucchero e al foraggio. Le principali zone di produzione in Italia sono la Val Padana e le provincie di Ferrara e Rovigo.
Le parti commestibili della pianta di barbabietola sono le foglie (bieta o bietola) e le radici. Può essere consumata cruda, affettata e condita a piacere, oppure la si può cuocere e mangiare sia calda che fredda come ingrediente di risotti, salse e zuppe, ad esempio il Borscht. In commercio si può trovare fresca oppure già pulita e conservata in apposite confezioni sottovuoto. Al momento dell’acquisto è bene assicurarsi che sia soda, liscia, senza muffa o macchie e di colore rosso scuro. Si può conservare in frigorifero fino a 4 settimane, ma se si desidera congelarla è consigliabile prima bollirla per 3-4 minuti.
Le barbabietole sono composte principalmente da acqua, zuccheri, proteine, fibre, aminoacidi, beta-carotene, Sali minerali (ferro, magnesio, calcio, zinco, sodio, fosforo) e vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6, C e J. Il caratteristico colore rosso delle radici è dovuto a un pigmento naturale, la betaina, utilizzato spesso nell’industria alimentare. Questo ortaggio possiede ottime proprietà depurative, remineralizzanti, antiossidanti ed energetiche. Diverse ricerche mediche hanno inoltre evidenziato negli anni le sue virtù antitumorali e benefiche per il sistema immunitario. Secondo altri studi, il succo di barbabietola diminuisce la pressione, contrasta l’anemia e favorisce la digestione.
Neutra per i gruppi 0 e A, benefica per i gruppi B e AB.
Si consiglia di consumare sempre verdura di stagione coltivata in modo biologico.
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