CECI

Il cece è il seme della pianta Cicer Arietinum, appartiene alla famiglia delle Fabaceae ed è il terzo legume più coltivato nel mondo. Il nome latino cicer deriva dal greco kikus che significa forza, potenza; mentre il nome arietinum si riferisce alla somiglianza che hanno i semi con il profilo della testa di un ariete.
gladiatoriQuesto legume è uno tra i più antichi conosciuti: in Turchia ne furono trovate alcune forme selvatiche risalenti a circa 5000 anni a.C. Sono state trovate altre prove di coltivazioni in Iraq nell’età del Bronzo (3300 a.C.) e in Egitto tra il 1580 e il 1100 a.C. Presso gli antichi romani era uso comune per le famiglie nobili prendere il nome dai legumi. È noto che il cognome di Cicerone discendeva da un suo antenato che aveva una verruca a forma di cece sul naso. Era inoltre l’alimento base dei gladiatori.
Nell’epoca di Carlo Magno il cece viene citato nel Capitulare de Villis tra le piante obbligatorie da piantare nei possedimenti imperiali.
Farinata piccolaUno dei principali piatti a base di ceci, la farinata, sembra risalire alla battaglia della Meloria del 1284. Dopo la vittoria, una nave genovese piena di prigionieri pisani finì in mezzo a una tempesta durante la traversata di ritorno. L’acqua di mare imbarcata ammollò i ceci conservati nella stiva, trasformandoli in una specie di purea salata. Per evitare di buttarla i genovesi la diedero da mangiare ai pisani. Molti però la rifiutarono lasciandola a seccare al sole, salvo poi recuperarla il giorno seguente, spinti dalla fame. Scoprirono così che la poltiglia era diventata una specie di focaccia dal sapore decisamente migliore. Questa scoperta casuale spinse i genovesi a perfezionare la ricetta.
In molte regioni della Germania, durante la Prima Guerra Mondiale, i ceci tostati venivano usati come sostituto del caffè.

Attualmente la superficie adibita alla coltivazione dei ceci nel mondo è 11 milioni di ettari, di cui circa 4.000 in Italia. Nel nostro territorio vengono coltivati principalmente nel Centro-Sud (Calabria, Campania, Sicilia, Lazio, Abruzzo, Toscana) e in Liguria.
Il cece è una pianta annuale, con una radice ramificata profonda fino a 1,20 m. Si adatta bene a ogni tipo di suolo, ma il suo clima ottimale è caldo e arido. Alcune varietà di ceci sono tondeggianti e lisce, altre rugose e angolose. Il colore più comune è il giallo, ma ne esistono anche rossi o marroni.
In Italia le principali varietà di ceci sono:

Particolarmente pregiata è la farina di ceci prodotta nel mulino di Pegli a Genova, dove ogni anno si tiene la Sagra della farinata.
In Italia settentrionale e centrale i ceci vengono seminati in primavera e raccolti in luglio-agosto. Nelle aree meridionali si possono seminare in autunno per anticipare la raccolta. Sono molto nutrienti, perché ricchi di proteine e carboidrati. Sono inoltre un’importante fonte di fibre, vitamina B e omega 3.

Per una corretta alimentazione si consiglia di abbinare i legumi a carne, pesce, uova e verdure. Si sconsiglia l’abbinamento con latticini, cereali, frutta, bevande contenenti zucchero (es. vino, birra, caffè e tè zuccherati..). Per l’alto contenuto di carboidrati, è preferibile moderare il consumo a cena se dopo non si svolge nessuna attività fisica.

Da preferire i ceci biologici secchi, di buona qualità.
Neutri per il gruppo 0, sconsigliati per gli altri gruppi.

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