NOCCIOLA
Il nocciolo, Corylus avellana, appartenente alla famiglia delle Betullaceae, è una pianta molto diffusa in tutta Europa dove cresce spontanea nelle zone collinari e di bassa montagna.
Il nome Corylus è di origine romana e deriva dalla parola greca corys, che significa copricapo (un chiaro rimando all’aspetto della ghinda).
L’aspetto della pianta è quello di un cespuglio, con rami lunghi e sottili, ma la sua altezza si aggira fra i 3 e i 6 m; le foglie sono verdi sulla cima per poi impallidire verso le zone più basse. I fiori si distinguono in maschili e femminili. A maggio iniziano a comparire i frutti (la cui parte commestibile sono effettivamente i semi): un achenio bianco dalla forma tondeggiante ricoperto da un involucro legnoso il quale a sua volta è all’interno di una membrana fogliacea verde; il frutto matura a fine estate e si stacca da solo in autunno.
Pare che l’uomo conoscesse la nocciola già prima dell’olivo e della vite, 5000 anni fa e forse oltre.
È una pianta originaria dell’Asia minore ma venne apprezzata moltissimo anche dai Greci e dai Romani i quali spesso citarono l’albero nelle opere classiche come rifugio per innamorati e ninfe. Il legno di nocciole era inoltre considerato utilissimo per difendersi dagli animali striscianti e lo si donava per augurare felicità.
Nel medioevo le leggende riguardo il nocciole si moltiplicarono: lo si utilizzava per curare l’epilessia avvolgendosene intorno al collo un ramo nel quale era imprigionato un ragno, per evocare i morti e stringere patti col diavolo; i rabdomanti lo usano ancora adesso per cercare fonti di acqua.
Ad oggi i maggiori produttori di nocciole sono Turchia al primo posto e USA al terzo; al secondo posto troviamo l’Italia, dove la si coltiva in Lazio (in particolare la Tonda gentile romana), in Campania (la San Giovanni e la Tonda Giffoni), e in Sicilia (con le nocciole dei Nebrodi e della Madonie); in Piemonte, in particolare nel Monferrato e nelle Langhe, si coltiva la Tonda gentile trilobata, con marchio IGP.
Questo alimento si può consumare fresco o secco, lo si può trovare sia nei dolci che nei piatti salati, e se ne ricavano una pasta e un olio ricchi di proprietà.
Il modo migliore di conservarla è priva di guscio sottovuoto, possibilmente in un luogo fresco; se invece si mantiene il guscio il tempo di conservazione si riduce ed è preferibile mantenerle a temperatura ambiente.
La nocciole è ricca di lipidi (in particolare acido oleico, linoleico e palmitoleico), vitamina C e E, arginina.
Eventi dedicati alle nocciole:
Sagra della castagna e della nocciola a Avella (AV)
Festa della nocciola a Novara di Sicilia (ME)
Sagra della nocciola di Prepezzano a Giffoni Sei Casali (SA)
Festa della nocciola a Boscoreale (NA)
Festa della nocciola a Baiano (AV)
Festa della nocciola a Feisoglio (CN)
Sagra della nocciola e del cinghiale a Fisciano (SA)
Sagra della nocciola a Cortemilia (CN)
Sagra della nocciola a Caprarola (VT)
Sagra della nocciola a Sant’Angelo di Brolo (ME)
La frutta secca ha un alto contenuto calorico, si consiglia pertanto di non eccedere nel consumo. Controllare che non siano trattati e che non ci siano zuccheri aggiunti. Da preferire quelli naturali.
Neutre per i gruppi 0 e A. Sconsigliate ai gruppi B e AB
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