AMARANTO

L’amaranto è una pianta della quale si consumano i semi. In base ai valori nutrizionali possiamo considerarlo a metà tra i cereali e i legumi, pur non appartenendo a nessuna delle due categorie.

Amaranto immagine storica 2L’amaranto era conosciuto già dagli Aztechi, i quali lo chiamavano “grano degli dei” e lo utilizzavano nei riti religiosi apprezzandone allo stesso tempo le grandi proprietà nutrizionali; impastando l’amaranto con della farina di mais davano forma a piccole statuette antropomorfe rappresentanti gli idoli, i quali al termine del rito venivano poi mangiati. Anche i Maya ne facevano largo uso come alimento; per gli Incas invece era considerato ricco di proprietà curative e veniva chiamato kiwicha, piccolo gigante.Nei territori dell’attuale Messico il consumo di amaranto era complementare a quello del mais già 5000 anni fa.

I colonizzatori proibirono la coltivazione di amaranto nelle Americhe, volendo imporre l’utilizzo delle sementi europee e impedire i riti religiosi, provocando un brusco arresto nella sua diffusione e un vero e proprio genocidio dovuto a carenza improvvisa di sostanze nutritive.
Sebbene l’amaranto sia originario del Centro America esistono indizi che farebbero pensare che anche i Greci conoscessero questa pianta; la mitologia racconta che le dee amavano esserne addobbate in cambio di benevolenza. Esopo scrisse il racconto “La rosa e l’amaranto”.
Anche i Romani lo consumavano pensando aiutasse ad allontanare la sventura e l’invidia; Plinio il Vecchio nel suo Naturalis Historia descrive una pianta la quale, anche se tagliata da tempo, a contatto con l’acqua riprendeva vita; da qui il nome amaranto che significa “che non muore”.
Dall’America si diffuse poi in tutto il mondo con diverse funzioni: in Europa venne usato dal ‘700 in avanti come pianta ornamentale, nell’800 si diffuse in Africa, dove veniva consumato come ortaggio, e in Asia, dove invece era considerato un cereale.
Il consumo di amaranto è sceso notevolmente dopo la metà dell’800 fino al 1975, quando un libro pubblicato dalla National Academy of Sciences ne elogiò le caratteristiche nutritive ormai dimenticate.Ad oggi esistono coltivazioni di amaranto in Messico, Sud America, USA, Cina, Polonia e Austria.
Dieta gruppo sanguigno - amaranto 2Fra le specie di amaranto (circa 60), le commestibili sono l’Amaranthus caudatus, l’Amaranthus cruentus e l’Amaranthus hypochondriacus.

Questo alimento è ricco di fibre (circa il 15% del totale) e di proteine con elevato valore biologico (circa il 16%); contiene alte quantità di lisina (quasi il doppio dei cereali), calcio, fosforo, magnesio e ferro. Sono presenti inoltre: arginina, serina, acido glutammico, alanina, acido aspartico. Non contiene glutine.

La pianta di amaranto può raggiungere l’altezza di un metro, con foglie grandi di colore verde rossastro e con inflorescenza a forma di pannocchietta color magenta.
Si tratta di una pianta molto resistente e dall’elevata produttività, un solo esemplare infatti può produrre circa 200.000 semi (più o meno 100 gr).
Può essere seminato da metà aprile in poi; la raccolta è complessa in quanto i tempi di maturazione delle inflorescenze sono diversi.

Viene consumato bollito, magari in combinazione con altri cereali, oppure soffiato e tostato per ottenere un effetto pop-corn. Il sapore dolciastro è piacevole e ricorda la nocciola. È possibile produrre anche una farina di amaranto, utilizzato soprattutto nei prodotti per celiaci. Anche le foglie possono essere consumate previa bollitura, fornendo ferro e vitamine.

 Per una corretta alimentazione si consiglia di abbinarlo a carne, pesce, uova e verdure. L’Amaranto non è un cereale e nel libro del dottor Mozzi  non ci sono controindicazioni  per l’abbinamento con  legumi.  Per il contenuto di amidi si sconsiglia di consumarlo a cena, soprattutto con l’avanzare dell’età.

Benefico per il gruppo A. Neutro per i gruppi 0 e AB. Sconsigliato al  gruppo B.

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