Ciliegia
La ciliegia è il frutto dell’albero di ciliegio (Prunus avium), appartenente alla famiglia delle Rosaceae.
Originario dell’Asia minore, il ciliegio era ben noto in Grecia già nel III secolo a.C.: nella mitologia greca era sacro a Venere e i suoi frutti portavano fortuna agli innamorati. Secondo lo storico Plinio il Vecchio fu il generale Lucullo a importare questa pianta a Roma nel 72 a.C. dall’attuale Turchia. Durante il secolo successivo si diffuse in tutto l’Impero. Nel XV secolo la ciliegia fu rappresentata in diversi dipinti sacri come frutto del Paradiso, antidoto alla mela del Peccato Originale. Durante il regno del Re Sole una gran quantità di ciliegi veniva coltivata nelle serre di Versailles.
Ancora oggi il ciliegio e i suoi frutti sono considerati sacri in Giappone, che ne ha fatto il proprio simbolo nazionale. Esiste una famosa leggenda giapponese che spiega il colore rosato dei suoi fiori: si racconta che fossero bianchi, finché ai piedi degli alberi non furono sepolti alcuni guerrieri samurai caduti in battaglia; i fiori divennero rosa allora, a causa del sangue di quei valorosi combattenti.
Esistono due tipi di ciliegio. Il primo è il Prunus avium, o ciliegio dolce, da cui derivano diverse varietà di ciliegie che si possono raggruppare in due categorie: le tenerine, a polpa tenera, di colore rosso scuro o chiaro; le duracine o duroni, più grandi e dalla polpa soda. Il secondo tipo è il Prunus cerasus, o ciliegio acido, da cui nascono varietà come le amarene, le visciole e le marasche. Generalmente quando si nomina il ciliegio ci si riferisce al Prunus avium.
L’albero di genere Prunus può variare dai 15 ai 32 metri d’altezza e presenta una corteccia levigata color porpora-marrone. Le foglie sono ovoidali, di un verde brillante, lunghe da 7 a 14 cm; i fiori, del diametro di circa 3 cm, sono raggruppati assieme da due a sei. È una pianta coltivata in tutta Europa, ma anche in Asia, America e Australia. In Italia la coltivazione si concentra principalmente in Puglia, Campania, Emilia-Romagna e Veneto. Le varietà italiane più rinomate sono la Ferrovia di Turi, il Durone nero di Vignola, la Bigarreau e la Anella.
Le ciliegie sono composte principalmente di acqua (80%). Sono una buona fonte di vitamine A e C, di sali minerali come calcio, ferro, potassio, sodio, magnesio e di zuccheri semplici come il levulosio, che non ha controindicazioni per i diabetici.
Eventi dedicati:
Festa della Ciliegia a Capodacqua di Assisi (PG)
Vignola è Tempo di Ciliegie a Vignola (MO)
Sagra della Ciliegia Ferrovia a Turi (BA)
Festa della Ciliegia a Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR)
È consigliato il consumo della frutta da sola o con pasti a base di carne, pesce e uova. Si sconsiglia la combinazione con gli amidi dei cereali e con legumi (es. fette biscottate e marmellata, dolci con farina di riso e frutta…): può causare fermentazione.
Neutra per i gruppi 0 e B, benefica per i gruppi A e AB.
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